Eccomi qui a commentare il confronto
televisivo Bersani-Renzi.
Premetto che ho perso una decina di
minuti per leggere ai miei figli L'ultimo elfo.
Cominciamo dalle cose positive.
Bel confronto, molto corretto, bella
la formula, molto brava la moderatrice, Monica Maggioni, precisa,
sicura, sorridente.
Bravi i candidati, sempre
corretti, preparati, veloci nelle risposte e, diciamolo, allegri.
Un bel esempio di politica, di
televisione (servizio pubblico), di confronto senza scontro.
Quello che mi ha convinto meno
sono state le domande: non sufficientemente cattive
anche quelle dei comitati. Non
ci voleva molto a mettere in imbarazzo Bersani su molte scelte del
governo Monti da lui appoggiato o Renzi sulle sue idee poco di
sinistra o le sue frequentazioni sociali.
Anche
le risposte non mi hanno
soddisfatto molto. Si
è parlato poco di idee e di programmi,
i due candidati hanno più che altro tracciato la situazione
dell'Italia e di cosa non va ed è da cambiare, ma hanno dato poche
risposte.
Infatti
alla fine esco molto
dubbioso.
A
me Bersani e Renzi sono parsi uguali.
Molte
volte la moderatrice ha detto:”Certo sono primarie del centro
sinistra per cui sarete entrambi sensibili a questo argomento...”,
e infatti entrambi dicevano cose simili.
Pochissime
le differenze.
Sulle
alleanze, Renzi non si
vuole alleare con Casini (ribadito pù volte), ma guarda con sospetto
a Vendola che richiama anche all'ordine.
Bersani
è più disponibile verso Casini ma è sicuramente alleato di Vendola
che non vuole assolutamente Casini.
Per la
scuola Bersani dice che
comunque soldi non ci sono, Renzi che bisogna premiare il merito.
Sulle
pensioni
Renzi più esplicito dice che non si può tornare indietro, Bersani
che bisognerebbe farlo in modo più soft.
Sull'Europa
entrambi sono per potenziarla.
All'ipotetico
incontro con Obama Bersani spara che parlerà di Afganistan
e di F-35, ma Renzi per
non restare tagliato fuori nell'unico argomento veramente di
sinistra, afferma che non dipenda da Obama l'acquisto di aerei ma
dall'idea che abbiamo di difesa europea.
Nessuno
si stacca dal modello liberista,
nessuno dei due propone cose un po' nuove, ma in realtà non
propongono proprio nulla.
Al
primo turno ho votato Vendola e resto convinto che solo lui avrebbe
potuto portare un po' di rinnovamento.
L'unica
vera differenza viene
detta nell'appello finale: entrambi vogliono rinnovare, ma Renzi
per farlo parte dal
cambiamento della classe politica,
Bersani dall'esperienza
coniugata con la novità.
Almeno
sentendo il dibattito di ieri non capisco l'avversione di Vendola per
Renzi.
Anzi
io voterò
come già detto, Renzi
perchè anch'io credo nella necessità di rinnovamento.
E poi
alle politiche voterò chi vince le primarie e SEL come partito.