Ebbene sì, da super giovane quale sono ho visto le 3 serie di sex education e provo a fare un comento
Sex education è una bella serie.
I personaggi sono ben fatti e gli attori tutti in parte, iniziando dal bravissimo Asa Butterfield.
Le puntate si seguono con interesse e ci si affeziona presto ai personaggi.
La trama è coinvolgente e ci si sente parte del gruppo.
Si parla molto di sesso ma senza morbosità, con naturalezza e disinvoltura. Tema difficile ma che per fortuna viene trattato bene.
E’ chiaro il perché è piaciuta.
Ci sono ovviamente anche dei difetti che proverò ad elencare e farò anche alcune considerazioni generali.
Il primo difetto, che deriva dall’argomento stesso, è che si parla ‘solo’ di sesso.
Certo questo è l’argomento della serie, ma possibile che i ragazzi non abbiano nessun altro interesse? Un libro, un film, lo sport… forse quando vanno al cinema non si vede, ma in realtà non ne parlano proprio mai.
Ci sono tutti i tipi di sessualità.
E anche questo un po’ ci sta perché di quello stiamo parlando, ma al tempo stesso viene da pensare che al liceo Moordale ci sono davvero tutti.
La trama come dicevo è intrigante ma cade spesso nelle banalità da serie americana: il bullo scopre di essere gay, la bella antipatica fa amicizia con la bella reietta, l’altra bella cattiva ha una situazione famigliare difficile, il preside malvagio non va d’accordo con la moglie ecc. ecc.
Le considerazioni più generali partono dalla scuola. Molto simile a quella americana è un completo fallimento.
I professori poco più che macchiette, dei falliti che non capiscono niente della vita né, tanto meno, dei loro studenti. Ce ne sono solo due che si fanno una storia perché non hanno una vita.
Uno fa il simpatico senza riuscirci, l’altra fa la gentile ugualmente sena riuscirci.
La scuola pare privata perché c’è un gruppo di finanziatori, ma la frequentano anche studenti poveri, e il preside ha il comando assoluto.
Quando arriva la nuova preside decide che ci si mette la divisa e tutti se la mettono.
Quando alcuni ragazzi esagerano li porta in auditorium davanti a tutti e gli mette al collo un cartello con scritto cosa hanno fatto. Roba da Cina maoista! (Penso a cosa succederebbe nella mia scuola!)
La nostra scuola avrà dei difetti ma per una cosa così primo, si va in galera, secondo si scatena la rivolta degli studenti!
I genitori sono generalmente assenti (completamente per quanto riguarda la scuola) e, a parte qualche eccezione, non riescono a seguire i figli.
Lo schema bullo vs secchione si ripropone come siamo già abituati da anni.
La società poi, vive una strana dicotomia
I ragazzi parlano moltissimo di sesso e ne fanno parecchio, ma la società che li circonda è rigorosamente bacchettona, tanto che la scuola viene chiusa quando i ragazzi inscenano una protesta con falli e vagine di cartone.
La preside istituisce un corso di educazione sessuale in cui si parla solo di astinenza. (Io penso sempre ai miei ragazzi)
I ragazzi (come pare in America) passano dalla ribellione più forte all’obbedienza più cieca. Quando vengono messi i cartelli al collo solo uno protesta.
Ma siamo abituati daille serie americane, a genitori che si disinteressano dei figli ma poi li mettono in punizione!
E infine non mi è molto chiaro dove vada a parare.
Molti esaltano il fatto che finalmente si parli di sesso senza tabù.
La serie si destreggia abbastanza bene, ma in realtà il punto di vista maggioritario è quello dei ragazzi.
C’è qualche sprazzo, ma pare spesso la rivolta dei giovani progressisti contro i genitori retrogradi.
Questo sesso senza regole, senza tabù pare bellissimo, ma in realtà i giovani stessi ne soffrono, quasi costretti a fare sesso e manca molto la complicità, il mistero, la seduzione.
Non è chiaro cosa la serie vuole dire e forse il bello è proprio non prendere posizione, mostrare uno spaccato di vita, ma penso che, soprattutto i più giovani, l’abbiano visto come un ‘liberi tutti’.
Sto forse invecchiando ma la preside bacchettona che è così perché non riesce ad avere un figlio, il preside malvagio che è così perché non fa sesso con la moglie… mi paiono concetti già visti e un po’ confondenti.