Due notizie importanti oggi:
Eluana Englaro: la corte di cassazione ha respinto il ricorso alla sentenza che permette il distacco del sondino che la alimenta.
Scuola Diaz: condannati alcuni poliziotti, ma non i capi.
Sul primo caso ho gia' scritto e ripeto che mi e' difficile pronunciarmi.
La Englaro e' in SVP, ma non attaccata ad una macchina, per vivere ha bisogno solo del sondino, di essere alimentata, pero' sono 16 anni che e' in questa condizione, quante speranze ci sono di una ripresa? nessuna.
E' eutanasia? e' accanimento terapeutico? e' una vita da salvaguardare?Io sono sempre per la vita in ogni sua forma ed in ogni condizione, ma questa e' vita vegetale. Certo che interromperla volontariamente fa tremare, staccare il tubo e aspettare che muoia fa impressione, ma anche continuare questo calvario fa pensare.
La medicina ci ha posto difronte a situazioni estreme come questa (per fortuna poche) e non sappiamo che fare, la legge non c'e' e la cosa tocca problemi molto profondi difficili da risolvere e difficile conciliare le posizioni. Anche il testamento biologico mi pare uno strumento debole: si puo' decidere di non essere rianimati? di non essere curati?
Lo stato deve salvaguardare la liberta' della persona o alcuni principi fondanti? Anche sulla polizia e alcuni abusi commessi da poliziotti ho gia' scritto.
In questo caso per quanti riguarda i capi mi rimetto alla sentenza dei giudici, anche se il non sapere e' certo una colpa meno grave ma comunque da punire. Io sono stato nell'esercito e mi hanno insegnato che se un soldato sbaglia la colpa va da lui fino al generale, in gradi diversi tutti i superiori sono colpevoli.
Per quanto riguarda i poliziotti invece mi paiono ridicole le pene comminate: dai 3 ai 5 anni.
Mi pare ci sia un buco legislativo: sono accusati di violenza privata e falso ideologico, reati che prevedono queste pene. Ma un conto e' se io prendo un bastone picchio il mio vicino, un altro se un dipendente dello stato, armato e autorizzato ad esercitare violenza, si approfitta della sua posizione, degli strumenti di offesa che gli sono stati forniti e durante una manifestazione attacca in modo violento, eccessivo ed indiscriminato persone indifese.
In questo processo c'era poco da provare,
sono evidenti a tutti le modalita' del blitz della polizia: '
macelleria messicana' e' stata definita da un funzionario di polizia.
Ma cio' che mi infastidisce davvero e'
l'mpunita' con cui queste cose vengono fatte.
Nel nostro ordinamento giudiziario non sono previste le pene corporali, ma sono di fatto applicate, nelle manifestazioni, nelle carceri, nei commissariati, vengono accettate come un male necessario: allora introduciamole per legge almeno non sara' l'arbitrio di chi mi arresta ma una regola precisa. I violentatori in carcere vengono puniti dagli altri carcerati, lo sanno tutti e a tutti sta bene, se lo meritano.
Ma questo non e' uno stato di diritto! Abbiamo visto tutti le immagini dei pestaggi in strada, del funzionario che strattona e prende a calci un ragazzino con lo zaino in spalla, abbiamo visto uscire dalla Diaz persone sanguinanti ancora nel sacco a pelo egli altri con le mani sulla testa come fossero dei terroristi, anche sul pullman in cui erano stati caricati dovevano tenere le mani sulla testa, chissa' avrebbero potuto picchiare qualcuno!!
83 feriti di cui 3 in prognosi riservata, ma questo deve fare la polizia?
Le forze dell'ordine sono autorizzate ad usare la violenza per frenare la folla scatenata, per bloccare chi delinque, ma sempre senza eccessi, devono impedire di commettere un reato, accanirsi sulle persone a terra non rientra in queste cose, picchiare persone nel sacco a pelo nemmeno. Potrei capire durante degli scontri di piazza qualche eccesso, anche se pure questi andrebbero puniti, ma all'interno di una scuola? senza alcuna resistenza! e se anche ci fosse stata, e' necessario picchiare fino al sangue, spezzare gambe e braccia? lo sfollagente serve per disperdere la folla, per riattaccare chi attacca con armi simili, per rendere inoffensivo un violento, non per renderlo in fin di vita!
Bisogna chiarire questi punti, non e' possibile andare avanti cosi',
deve essere chiaro cosa puo' o non puo' fare un poliziotto e chi sbaglia deve pagare, come prima cosa deve essere espulso dalla polizia, possiamo tenere per strada persone che perdono la testa e massacrano degli innocenti, che non riescono a valutare le situazioni e il tipo di risposta da dare, che non hanno la capacita' di fermarsi???
Invece e' entrato nella normalita' il poliziotto violento, il carcere fisicamente punitivo, le percosse. E nessuno che dica: "chi ha sbagliato paghi chi e' innocente venga scagionato". No o si dice: "polizia fascista!" o "i poliziotti hanno fatto solo il loro dovere".
Penso ci voglia veramente
una rifondazione della polizia, un ripensamento generale che coinvolga tutti e porti a decisioni serie e concrete