Domenica e Lunedì si vota per 4 referendum.
Io andrò e voterò 4 SI.
Trovo sempre importante votare ai referendum.
Mi da fastidio chi ogni volta parla di spreco di soldi, far valere un proprio diritto non è mai uno spreco.
Alcune volte ho annullato la scheda e solo per il referendum sulla procreazione assistita non sono andato a votare perchè chi era contrario si era lanciato, assurdamente, in una campagna per l'astensione e quindi votare NO sarebbe stato controproducente.
Questa tornata referendaria mi interessa.
Intanto mi pare ci sia un risveglio delle coscienze. Dopo anni di depressione si torna ad interessarsi di politica e raggiungere il quorum sarebbe un segnale che è davvero così. Vari quesiti negli ultimi anni non ce l'hanno fatta e, ripeto, è una cosa negativa.
Poi è l'ennesimo voto anti o pro governo. Peccato che tutto diventi sfida politica, però è così e vincere i referendum sarebbe un ennesimo segnale al governo.
Ultimi ma non ultimi i quesiti.
2 referendum sulla privatizzazione dell'acqua.
Sono di principio contrario alla privatizzazione dei beni necessari: scuola, sanità, acqua. Tutte cose da cui non si deve ricavare un profitto, ma offrire un servizio. Non si può sprecare, ma nemmeno ragionare in termini di guadagni.
La sanità deve esserci, per tutti, gratuita entro certi limiti.
La scuola deve esserci, per tutti e gratuita.
L'acqua deve esserci.
Ricordate quando per un albero caduto su un filo (!?) restammo tutti senza elettricità? Anche questo ormai è un bene primario, se lo facciamo gestire a privati dobbiamo assicurarci che lo forniscano sempre.
E per non parlare a vanvera ho scaricato i quesiti.
Eccoli:
Volete voi che sia abrogato l'art. 23 bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto legge 25 giugno 2008 n.112 "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria" convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n.133, come modificato dall'art.30, comma 26 della legge 23 luglio 2009, n.99 recante "Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia" e dall'art.15 del decreto legge 25 settembre 2009, n.135, recante "Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea" convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n.166, nel testo risultante a seguito della sentenza n.325 del 2010 della Corte costituzionale?"
Copio dal sito del comitato promotore
È l’ultima normativa approvata dal Governo Berlusconi. Stabilisce come modalità ordinarie di gestione del servizio idrico l’affidamento a soggetti privati attraverso gara o l’affidamento a società a capitale misto pubblico-privato, all’interno delle quali il privato sia stato scelto attraverso gara e detenga almeno il 40%.
Con questa norma, si vogliono mettere definitivamente sul mercato le gestioni dei 64 ATO (su 92) che o non hanno ancora proceduto ad affidamento, o hanno affidato la gestione del servizio idrico a società a totale capitale pubblico. Queste ultime infatti cesseranno improrogabilmente entro il dicembre 2011, o potranno continuare alla sola condizione di trasformarsi in società miste, con capitale privato al 40%. La norma inoltre disciplina le società miste collocate in Borsa, le quali, per poter mantenere l’affidamento del servizio, dovranno diminuire la quota di capitale pubblico al 40% entro giugno 2013 e al 30% entro il dicembre 2015.
Abrogare questa norma significa contrastare l’accelerazione sulle privatizzazioni imposta dal Governo e la definitiva consegna al mercato dei servizi idrici in questo Paese.
PROFITTI SULL'ACQUA (scheda gialla)
"Volete voi che sia abrogato - Art. 154, comma 1 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 "Norme in materia ambientale", limitatamente alla seguente parte: "dell'adeguatezza della remunerazione del capitale investito"?"
Ancora dal sito
Poche parole, ma di grande rilevanza simbolica e di immediata concretezza. Perché la parte di normativa che si chiede di abrogare è quella che consente al gestore di ottenere profitti garantiti sulla tariffa, caricando sulla bolletta dei cittadini un 7% a remunerazione del capitale investito, senza alcun collegamento a qualsiasi logica di reinvestimento per il miglioramento qualitativo del servizio. Abrogando questa parte dell’articolo sulla norma tariffaria, si elimina il “cavallo di Troia” che ha aperto la strada ai privati nella gestione dei servizi idrici: si impedisce di fare profitti sull'acqua.
Poi il quesito sul nucleare. (scheda grigia)
Ho vari motivi per essere contrario al nucleare.
- Le scorie radioattiveAncora non sapiamo dove mettere quelle prodotte dalle nostre centrali prima del referendum abrogativo. Vi ricordate quando volevano metterle a Scnazo Ionico e ci fu una sollevazione popolare?. Certo anche gli altri sistemi per produrre energia rilasciano sostanze inquinanti, ma le scorie radioattive sono di difficile gestione, perchè crearci problemi nuovi?
- La pericolositàCerro non è l'unica tecnologa pericolosa. Ricordo in Croce Rossa le prove di evacuazione in caso di incidente in una fabbrica chimica vicino a Bologna. O la polveriera dove prestai servizio durante il servizio militare che si diceva avesse 3 km di raggio di distruzione in caso di scoppio. Però anche qui perchè creare altri problemi? E, di nuovo, la contaminazione radioattiva è molto pericolosa, ancora poco conosciuta, con pochi mezzi per combatterla.
Il fatto che le abbiano i nostri vicini non mi pare un motivo per farle anche noi. Dovremmo spingerli a disfarsene o vietare di costruirle vicino ai confini. L'Europa serve a poco, ma almeno per dare alcune regole potremmo utilizzarla. E non dico di avere una politica energetica unica, ma almeno darsi dei principi. - La scarsità di uranioSiamo preoccupati per la fine del petrolio, però anche l'uranio non c'è in grandi quantità , per cui investire su questa tecnologia mi pare avventato
Questo il quesito
Volete voi che sia abrogato il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nel testo risultante per effetto di modificazioni ed integrazioni successive, recante Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, limitatamente alle seguenti parti: art. 7, comma 1, lettera d: realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare?
Infine il legittimo impedimento (scheda verde)
L'ennesima legge ad personam di Berlusconi che permette a chi è impegnati in attività di governo di non comparire nelle aule di giustizia
Questo il quesito
Volete voi che siano abrogati l'articolo 1, commi 1, 2, 3, 5, 6 nonchè l'articolo 1 della legge 7 aprile 2010 numero 51 recante "disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza?
Quindi il 12 13 giugno tutti a votare!!!!
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