Un bel libro, letto in 5 giorni, ma non un capolavoro.
Commentando tutta la saga: ci sono cose davvero bellissime che la rendono una saga indimenticabile, ma anche molte cose che non vanno.
I pregi: la R. ha creato un mondo stupendo, divertente, strano, intrigante; dei personaggi indimenticabili; ha giocato con l'amicizia, il mistero, la magia in modo magistrale. La scrittura e' scorrevole e appassionante. I temi, anche se non nuovi, come l'amicizia, l'amore, la morte, sono trattati con grande abilita' e profondita'.
I difetti: ne elenchero' molti, ma nulla tolgono al piacere della lettura, sono un amante di HP dal primo libro che lessi prima del successo planetario, ma proprio per questo noto anche i difetti.
Le trame: paradossalmente sono le cose meno riuscite, soprattuto i finali, spesso oscuri o affrettati. Il mondo creato e' bellissimo e anche i personaggi, le idee originali, ma le cose che succedono alle volte stentano a scorrere.
I libro: Harry si e' salvato perche' la madre si e' sacrificata: ma e' l'unica che si e' sacrificato per il figlio? se bastasse questo a sconfiggere la maledizione di Voldemort non sarebe morto nessuno. Raptor si distrugge toccandolo perche' ancora e' presente il contro incantesimo: un po' troppo.
II libro: Il diario di Voldemort lo riporta ad una semi esistenza: non chiarissimo; concetto sviluppato meglio con gli orcrux, ma in questo libro pare un po' forzato
III libro: salti spazio temporali: difficili sempre da gestire e qui assurdi: se il giratempo e' un oggetto cosi' semplice e conosciuto, tanto da darlo a un'allieva del 3 anno, allora si puo' modificare il tempo in qualsiasi momento, chi ce l'ha ha un potere tremendo. Si vede che la R. non ha letto Asimov: la minima modifica possibile per cambiare il futuro
IV libro: Crouch si trasforma in Malocchio e recita cosi' bene da confondere anche Silente, tanto bene che nei libri successivi il vero Malocchio si comporta come Crouch!!! Non parliamo dell'inutile morte di Cedric quando la trama era arrivata a un punto in cui l'amicizia poteva salvarli e invece e' proprio il comportarsi in modo corretto che condanna Cedric!
V libro: l'esercito di Silente: bellissima idea, ma alla fine non serve a niente, al combattimento finale vanno solo Harry, Ron, Hermione, Neville e Luna.
VI libro: qui non trovo problemi di trama, ma un po' di prolissita'
VII libro: Harry non si capisce come si salvi dalla maledizione di Voldemort, la storia delle bacchette che passano di proprietario e' bella ma un po' complicata, le morti (a lungo annunciate) veramente inutili e mal gestite (a parte Dobbi), ancore il sacrificio che salva tutti: Harry sostiene che adesso Voldemort non puo' uccidere piu' nessuno perche lui si e' sacrificato per tutti: e' sempre l'unico che si sacrifica per gli altri, e Dobbi, Malocchio, Lupin, Fred, TOnks ecc. ecc.
Un altro grosso problema e' la magia: se nei primi libri si era destreggiata molto bene con il so-non so alla fine manca un sistema magico preciso. Mi spiego: e' sempre difficile nella fantasy gestire la magia, occorre trovare un sistema coerente e spesso si gioca sul fatto di non sapere bene come funziona. Cosi' la R. nei primi libri usava la magia come asse portante, ma spesso divertente e non spiegata, Harry stesso stava imparando per cui tutto era nuovo, ma se scrivi 7 libri e la magia diventa un sistema di vita e morte, se serve per combattere, se esistono manufatti piu' o men potenti, allora devi creare un sistema preciso.
Alcuni esempi:
la pozione polisucco (preparata da Hermione al 2 anno): e' potentissima, non c'e' modo di rilevarla, inganna anche Silente, e allora perhe' non la usano tutti, soprattuto i mangiamorte?
Le maledizioni senza perdono: troppo potenti, non si puo' sfuggire se non spostandosi, quindi dovrebbero tutti allenarsi a schivare, non pare ci siano protezioni, vengono lanciate da tutti, pare con la stessa potenza: se la lanciano in due chi vince? L'imperio: non rilevabile, fa fare qualunque cosa, la usa Harry alla Gringot: non sta in piedi, tutti farebbero fare a tutti qualunque cosa, ci si basa sulla buona fede delle persone? nessuno e' mai colpevole di niente, infatti molti mangiamorte si salvano dicendo di essere sotto la maledizione, ma puo' dirlo chiunque!! La maledizione che uccide: anche noi babbani abbiamo le pistole che uccidono con un colpo, ma intanto devi colpire parti vitali e poi non giriamo tutti armati anzi, ci sono regole ben precise, i maghi hanno tutti la bacchetta.
In combattimento esistono solo 3 incantesimi: la maledizione che uccide, lo schiantesimo e l'expelliarmus: un po' pochi! Anche quest'ultimo e' troppo potente, viene usato da Harry e amici gia' ai primi anni, dovrebbe essere la prima cosa che fa ogni mago in combattimento: disarmare l'avversario.
La smaterializzazione: a Hogwoards non si puo' fare e cosi' la R. si slava, ma fuori? anche questo troppo potente!
Insomma la magia, come mi era piaciuta nei primi libri, cosi' buffa, strana, divertente, cosi' diventa fastidiosa negli utlimi.
L'amicizia: la R. secondo me non capisce l'amicizia maschile. Harry e Ron hanno una paura tremenda di manifestare i propri sentimenti, in ogni libro litigano poi fanno la pace, ma questo e' tipico delle donne!!! a 15 anni il tuo amico del cuore e' tuo amico e basta, sei sempre con lui e se per caso rompi, non e' piu' tuo amico: gli uomini sono semplici. Le manifestazioni di affetto, poi sono diverse da quelle femminili ma non assenti: dopo una battaglia, quando ci si e' salvati la vita a vicenda, in situazioni di pericolo allora l'abbraccio scatta anche fra uomini!
Per fare un paragone assurdo: nel Signore degli Anelli Frodo, Sam, Merry e Pipino sono amici, sempre, non dubitano uno dell'altro, si dividono e quando si rincontrano non c'e' uno che dice (come Harry): perche' non mi avete mandato un messaggio!!!, si mettono a fumare assieme.
Mal gestite anche le storie d'amore: la storia di Harry e Ginny e' molto carina nel 6 libro ma si perde completamente nel 7; Hermione Ron, coppia improponibile, troppo diversi, e infatti la R. non riesce a creare feeling.
Ultima cosa, ma la piu' importante: la commistione fantasy-reale. Io penso che se crei un mondo fantasy dove alla fine l'amore vince, l'amicizia salva le persone, gli incantesimi stessi vengono influenzati dai sentimenti, se tutti si ritrovano a combattere assieme 'per caso', se il cattivo perde perche' non capisce il valore delle piccole cose...allora non puoi far morire i protagonisti. E non per buonismo ma per coerenza: nella vita reale purtroppo i cattivi sono furbi, l'amicizia e' importantissima ma non devia le pallottole, l'amore e' fondamentale ma non salva i figli e quindi le morti sono spesso inutili, le persone che stimi spesso ti deludono, gli amici litigano. Ma in HP: l'amore della mamma salva Harry ma Fred muore inutilmente, Harry e Cedric si ritrovano 'casualmente' davanti alla coppa tre maghi assieme ma Cedric muore, mamma Weasley uccide Bellatrix ma Sirius muore ecc. ecc. Non voglio un fantasy per forza a lieto fine, ma se cerco storie 'reali' leggo altro o fantasy diverso ad es. in Gemmel spesso muoiono personaggi principali, ma l'amicizia non salva il mondo, sono la armi a farlo.
In conclusione: una saga imperdibile, sicuramente da leggere, la R. molto brava, ma non perfetta
mercoledì 16 gennaio 2008
HP 7: Finito!!!
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