Passano gli anni e le persone che hanno influenzato la mia vita se ne vanno. Voglio ricordare 4 frati molto importanti per me: fr. Bonaventura, fr. Fedele, p. Silvestro, p. Bonifacio.
Il primo è stato l'esempio del frate: semplice, schietto, forte come una roccia e dolcissimo.
Fr. Fedele è stato una guida per tutta la mia infanzia, capo dei chierichetti e grande educatore, all'antica forse, ma molto efficace. Chi non faceva il chierichetto non giocava a calcio, ma l'impegno era sempre accompagnato dal divertimento, ci insegnava come servire messsa, ma organizzava anche il torneo di calcio e di biliardo che aveva come premio una damigiana di vino. Una persona fondamentale per la mia crescita.
P.Silvestro era un agrande trascinatore dei giovani, creatore dei gruppi parrocchiali delle superiori, sempre allegro, disponibile, pieno di iniziative che piacevano a noi ragazzi. Lo ricordo anche come celebrante del mio matrimonio.
P. Bonifacio, direttore del coro, organista e grande educatore. La sua grande timidezza lo rendeva un po' schivo, ma era un grande trascinatore, il coro era l'occasione per farci frequentare le messse e tutte le funzioni principali dell'anno litrurgico, l'istruzione musicale non era mai separata da quella religiosa. Un ricordo per tutti: stavamo provando il Santo e mi ricordo che ci spiegò che non si dice Santo Santo Santo è il Signore, ma Santo il Signore senza il verbo perchè la santità è un'attributo stesso di Dio.
Ho un grande debito con tutti e quattro.
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