E io ti ho sollevata figlia per vederlo megilo, io che non parto e sto a guardarti finche' rimango sveglio R.Vecchioni - Stranamore Appartengono alla letteratura tutti i libri che si possono leggere due volte. Nicolás Gómez Dávila Anche un orologio rotto segna l'ora giusta due volte al giorno N.N. Ho una collezione di conchiglie immensa. La tengo sparsa per le spiagge di tutto il mondo. Steven Wright Mettere in ordine la casa mentre i tuoi figli sono ancora piccoli è come spalare il viale prima che smetta di nevicare. Phyllis Diller Le mie opinioni possono essere cambiate, ma non il fatto che ho ragione Ashleigh Brillant Non voglio raggiungere l'immortalità con il mio lavoro. Voglio arrivarci non morendo Woody Allen Non temere che la fine del mondo arrivi oggi. In Australia è già domani Charles Schultz Prima vennero per i comunisti, e io non dissi nulla perché non ero comunista. Poi vennero per i socialdemocratici io non dissi nulla perché non ero socialdemocratico Poi vennero per i sindacalisti, e io non dissi nulla perché non ero sindacalista. Poi vennero per gli ebrei, e io non dissi nulla perché non ero ebreo. Poi vennero a prendere me. E non era rimasto più nessuno che potesse dire qualcosa. Martin Niemöller I vescovi cubani a Roma, striscione in piazza San Pietro: Dio c'e' guevara Fiorello Baldini - Viva Radio 2 Senti che fuori piove, senti che bel rumore V. Rossi - Sally La Terra possiede risorse sufficienti per provvedere ai bisogni di tutti, ma non all’avidita’ di alcuni. Ghandi Sei cattivo? Mangia le cipolle Gioia "Come... Come ho fatto ad arrivare qui?" "Ci vorrebbe un altro terrestre per spiegarlo. I terrestri sono bravissimi a spiegare le cose, a dire perchè questo fatto è strutturato in questo modo, o come si possono provocare o evitare altri eventi. Io sono un talfamadoriano, e vedo tutto il tempo come lei potrebbe vedere un tratto delle Montagne Rocciose. Tutto il tempo è tutto il tempo. Non cambia. Non si presta ad avvenimenti o spiegazioni. E' e basta. Lo prenda momento per momento, e vedrà che siamo tutti, come ho detto prima, insetti nell'ambra." "Lei mi ha l'aria di non credere nel libero arbitrio" disse Billy Pilgrim Kurt Vonnegut - Mattatoio N. 5 Gli aerei americani, pieni di fori e di feriti e di cadaveri decollavano all'indietro da un campo di aviazione in Inghilterra. Quando furono sopra la Francia, alcuni caccia tedeschi li raggiunsero, sempre volando all'indietro, e succhiarono proiettili e schegge da alcuni degli aerei e degli aviatori. Fecero lo stesso con alcuni bombardieri americani distrutti, che erano a terra e poi decollarono all'indietro, per unirsi alla formazione. Lo stormo, volando all'indietro, sorvolò una città tedesca in fiamme. I bombardieri aprirono i portelli del vano bombe, esercitarono un miracoloso magnetismo che ridusse gli incendi e li raccolse in recipienti cilindrici d'acciaio, e sollevarono questi recipienti fino a farli sparire nel ventre degli aerei. I contenitori furono sistemati ordinatamente su alcune rastrelliere. Anche i tedeschi, là sotto, avevano degli strumenti portentosi, costituiti da lunghi tubi d'acciaio. Li usavano per succhiare altri frammenti dagli aviatori e dagli aerei. Ma c'erano ancora degli americani feriti, e qualche bombardiere era gravemente danneggiato. Sopra la Francia, però, i caccia tedeschi tornarono ad alzarsi e rimisero tutto a nuovo. Quando i bombardieri tornarono alla base, i cilindri d'acciaio furono tolti dalle rastrelliere e rimandati negli Stati Uniti, dove c'erano degli stabilimenti impegnati giorno e notte a smantellarli, a separarne il pericoloso contenuto e a riportarlo allo stato di minerale. Cosa commovente, erano soprattutto donne a fare questo lavoro. I minerali venivano poi spediti a specialisti in zone remote. Là dovevano rimetterli nel terreno e nasconderli per bene in modo che non potessero mai più fare male a nessuno. Kurt Vonnegut - Mattatoio N. 5 La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci I. Asimov - Salvor Hardin, Foundation Col. Kurtz: Lei e’ un assassino? Cap. Willard: Sono un soldato. Col. Kurtz: Ne’ l' uno ne’ l' altro. Lei e’ un garzone di bottega che e’ stato mandato dal droghiere a incassare i debiti sospesi Apocalypse Now Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora vi diro’ che, nel vostro senso io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati ed oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni sono la mia Patria, gli altri i miei stranieri. don Milani La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l’ignoranza è forza G. Orwell - 1984 Purtroppo, oggi, sul palcoscenico del mondo noi occidentali siamo insieme i soli protagonisti ed i soli spettatori, e così, attraverso le nostre televisioni ed i nostri giornali, non ascoltiamo che le nostre ragioni, non proviamo che il nostro dolore Tiziano Terzani La religione non e' verita', la verita' e' religione Ghandi Avete notato che tutti coloro che sono a favore del controllo delle nascite sono gia' nati? Benny Hill E risuona il mio barbarico yawp sui tetti del mondo W. Wytman - Leaves of grass C'è chi sale e c'è chi scende e c'è chi, come me, sta sdraiato in mezzo a una strada N.N Sono rimasto con un pugno di mosche morte in mano Steve I believe in God And I believe that God Believes in Claude Hair - Manchester England England Come ti senti ragazzo? Cattivo e figlio di puttana signore! Apocalypse now Dio interamente si fece uomo, ma uomo fino all'infamia, uomo fino alla dannazione e all'abisso. Per salvarci, avrebbe potuto scegliere uno qualunque dei destini che tramano la perplessa rete della storia; avrebbe potuto essere Alessandro o Pitagora o Rurik o Gesù; scelse un destino infimo: fu Giuda J.L. Borges - Finzioni: Tre versioni di Giuda Poi riflettei che ogni cosa, a ogniuno, accade precisamente, precisamente ora. secoli e secoli, e solo nel presente accadono i fatti; innumerevoli uomini nell'aria, sulla terra e sul mare, etutto ciò che arealmete accade, accade a me J.L. Borges - Finzioni: Il giardino dei sentieri che si biforcano Richy: Ho preso 8 nel compito di francese, per questo ho studiato tutta notte Potsy: Io invece sono andato male, ma ho dormito benissimo Happy days Egoista, certo, perchè no, perchè non dovrei esserlo, quando c'ho il mal di stomaco con chi potrei condividerlo? V. Rossi - Cosa succede in città Gli uomini di Bologna sono i più gentili, mordaci e dabbene di tutta Italia, per cui anche avendoli amici, e amici di tutita prova, bisogna permetter loro di dir male e di prendersi beffe di voi, almeno un paio di volte al mese. Senza questo sfogo creperebbero; voi ne perdereste degli amici servizievoli e devoti, ed il mondo degli spiritni allegri e frizzanti. Quanto alle donne sono le più liete e disimpacciate che si possono desiderare.... I. Nievo - Le memorie di un ottuagenario Umano è quello che fannno gli uomini Soprannaturale è quello che fanno i santi No Umano è quello che fai tu Soprannaturale è quello che dovresti fare tu Kyra Bene, voi lo spate quanto me, le ragazze non sono realmente morali. Sa il cielo che noi abbiamo abbastanza nella testa per riuscire ad essere a un tempo queste due difficili cose: pratiche e romantiche. Sono assolutamente certa che non è mai vissuta una sola ragazza in possesso di una vera coscienza. I ragazzi hanno una morale, le ragazze hanno canoni standard. Questa è pressapoco l'unica grande e profonda differenza che esiste fra ragazzi e ragazze. Forse ecco perchè tutte le grandi religioni le hanno inventate i ragazzi, mentre le ragazze, a quanto pare, non sono destinate a inventare altro di più bello delle lettere d'amore e delle liste della spesa! D.Grubb - Le voci di Glory La donna non è una fortezza da espugnare, ma un giardino in cui passeggiare Kyra Ciò che apparente non ha senso è un po' difficile da spiegare, ma forse solo perchè ha ragioni più profonde di ciò che apparentemente il senso ce l'ha M.di Franco - 54 giorni sulla cima del monte bianco Il prossimo sono quelle persone che Dio ha mandato sulla terra per ricordarci che siamo soli Frate indovino Sono cose che si possono perdonare ma non dimenticare Kyra Lontano è ciò che lo è e profondo il profondo chi lo può toccare? Ecclesiaste 7-24 NULLI SE DICIT MULIER MEA NUBERE MALLE QUAM MIHI NON SE JUPITER IPSE PETAT DICIT: SED MULIER CUPIDO QUOD DICIT AMANTI IN VENTO ET RAPIDA SCRIBERE OPORTET AQUA La mia donna dice che preferisce concedere il suo amore a me che a chiunque altro, anche se la richiedesse lo stesso Giove. Dice: ma ciò che una donna dice all'amante impazzito di amore è meglio scriverlo nel vento e nell'acqua che scorre Catullo - Poema 70 Dopo un viaggio lungo e duro sono come una corda sfibrata e logora. Mi siedo e mi intreccio con nuovi fili... restando immobile sogno e ricordo i consigli di mio padre e le parole dei canti e le grida di tutti gli uccelli. Non parlo perchè ogni parola è una fibra che si strappa. Nessuno mi può toccare perchè ogni contatto porta via un pezzo di me. Anche tu devi imparare a fare altrettanto. Impara a stare in silenzio. Tracciati attorno un cerchio e non permettere anassuno di entrarvi M. West - Il navigatore Mi dici di avere pochi amici ma buoni. La dichiarazione, sta pur certo, è per la massa e per i bambini. E' una dichiarazione che vale per tutti quelli che non possono imporsi all'ambiente che li circonda. Per te, uomo valoro, apostolo deciso, la consegna è quest'altra: molti amici e cattivi- uanti umoni "cattivi" devono tornare a Cristo per l'amicizia di un apostolo di Dio J.U. Loidi - Il valore divino dell'umano ...ma lei non capì cosa intendevo e io detesto spiegare una metafora. O mi si capisce oppure no. Non sono mica un'esegeta H. Boll - Opinioni di un clown Quello che sta fuori, a questo mondo ciascuno "sta fuori" rispetto agli altri, trova una cosa sempre peggiore o migliore di quello che ci sta dentro, sia la "cosa" felicitrà o infelicità, pena d'amore o "decadenza artistica" H. Boll - Opinioni di un clown il suo sguardo, al risveglio, è come un uccello che muore all'improvviso in pieno volo e precipita, precipita nell'iimensità delle disperazione H. Boll - Il treno era in orario "Senza di me non potresti più vivere?" "Si" risponde lui, e il suo cuore è così pesante che non ce la fa a ridere, e pensa: ora dovrei aggiungere perchè ti amo, il che sarebbe vero e non vero. Se lo dicessi dovrei baciarla, e sarebbe una menzogna, tutto sarebbe una menzogna, eppure potrei dire in piena coscienza: Ti amo, ma dovrei poi dare una lunga, lunga spiegazione, una spiegazione che non conosco ancora io stesso. Ecco ancora i suoi occhi, molto dolci e amorevoli e felici, il contrario degli occhi che ho tanto desiderato... che tanto desidero... e ancora una volta egli dice, guardando in fondo a quegli occhi: "Senza di te non potrei più vivere" e adesso sorride... H. Boll - Il treno era in orario Io le cose, forse, le vedo troppo oggettivamente in astratto e troppo soggettivamente in concreto Kyra Si può realizzare qualcosa di veramente serio con uomini che hanno paura dell'acqua fredda in una mattina d'inverno? J.U. Loidi - Il valore divino dell'umano ...ma non si è soli quando un altro ti ha lasciato, si è soli se qualcuno non è mai venuto R. Vecchioni - Ultimo spettacolo Je ne cherche pas. Je trouve N.N. VOCATUS ATQUE NON VOCATUS, DEUS ADERIT Chiamato o no (il) dio sarà presente M.West - Un mondo di vetro Je crie l'amour sur le mur N.N. Io vorrei rivederti per fare l'amore, non sognarti quando il sogno comincia a finire R.Vecchioni - Vorrei Ma anche nel peccato, l'atto dell'amore, compiuto con amore, si adombra della divinità M.West - L'avvocato del diavolo (Noi) trascendiamo dai limiti umani per svaporare nella sfera dell'infinito e dell'indefinito ORA CI CHIAMIAMO SPAZIO la luce della rivelazione dell'Uno ci ha resi non più uomini della terra, ma componenti peculiari dell'incommensurabile infinità dello spazio Kyra

venerdì 20 marzo 2009

Ciao Cagliostro

Il simpatico e gentilissimo signore che gestiva il negozio di libri e fumetti usati di via Mengoli ci ha lasciato. Si chiamava Claudio, ma tutti lo chiamavano Cagliostro dal nome del negozio. Aveva iniziato quest'attività in tarda eta', non per guadagnare, ma per condividere la sua passione che lo portava a comprare fumetti di nascosto da sua moglie. Entrare nel suo negozio era un trovarsi fra amici, si chiacchierava, si guardavano i libri e i fumetti e se si comprava il prezzo era un di piu', c'era sempre lo sconto sullo sconto. Sempre aveva una caramella per i bambini, una carezza per il cane e un saluto per noi. Lo ricorderemo cosi': sulla porta del negozio, la zazzera bianca, l'immancabile sigaretta in mano e il sorriso sulle labbra. Ciao Cagliosto ci manchera.

P.S. Anche Wu Ming ricorda Cagliostro

giovedì 12 marzo 2009

Nuova catena contro il suicidio energetico e nucleare

Mi associo alla campagna contro il suicidio energetico. No al suicidio energetico nucleare!


Mentre in america puntano sulle energie rinnovabili, da noi si pensa al ritorno all'atomo! E' ora di invertire la rotta, e sarebbe anche ora che lo capisse la sinistra.

E per passare dalla protesta alla proposta: da ilKuda 10 proposte serie per l'ambiente.

lunedì 9 marzo 2009

Notre Dame De Paris


Ieri siamo andati a vedere per la terza volta Notre Dame De Paris: bellissimo.

E' uno spettacolo davvero riuscito. Belle le scene, i costumi, le coreografie e le canzoni. Bravi i protagonisti. Anche se il cast e' completamente cambiato dalla prima edizione i nuovi non sfigurano. Fantastici gli acrobati.

E' uno spettacolo che ti cattura, ti avvince. Ci si commuove, si soffre con i protagonisti, ci si arrabbia. La grandezza del palco, le coreografie fatte con mezzi semplici ma efficaci, i costumi e soprattutto le canzoni creano un'atmosfera davvero magica.

I protagonisti

Fantastica Esemralda - Sabrina de Siena: una voce stupenda, il fisico giusto, e un'ottima interpretazione.

Ottima Fiordaliso - Valentina Spreca: bellissima voce e buona presenza scenica.

Buono Quasimodo - Luca Maggiore: una bella voce, ma forse troppo poca interpretazione.

Non male Frollo - Fabrizio Voghera: non convince molto all'inizio, ma realizza una "Sono un prete innamorato" stupenda.

Non male Clopin - Aurelio Fierro Jr.: bravo a cantare e a muoversi, peccato non abbia il physique du role, troppo mingherlino.

Per Gringoire - Mattia Inverni il discorso e' a parte: trovo l'interpretazione di Matteo Setti irraggiungibile e infatti Mattia pur facendo il suo dovere non riesce a raggiungere Matteo. Molto baravo pero' in "Luna".

Deludente Febo - Heron Borelli?: forse il peggiore, la parte certo non aiuta, ma la voce non e' all'altezza.

giovedì 5 marzo 2009

Chi per la patria muor vissuto e' assai

Dal sito di OsservatorioIraq riporto questo interessante articolo sui 'nobili' motivi che ci hanno spinto a intervenire in Iraq.
La cosa triste e' che sono morti piu' di 30 persone.
La cosa ancora piu' triste e' che in fondo ci va bene cosi': la nostra economia dipende dal petrolio, in qualche modo dobbiamo pur procurarcelo





Allora avevamo ragione. L''ENI e il petrolio di Nassiriya di Fabio Alberti*

Allora avevamo ragione. L’Italia è andata a Nassiriya, per il petrolio. O, almeno, anche per il petrolio. Dopo tutte le smentite seguite in questi anni alle segnalazioni di Un ponte per… ora abbiamo la conferma: sia l’ENI che il Ministero del petrolio iracheno hanno confermato l’esistenza di una gara di tipo particolare “riservata” a ENI, Nippon Oil, e Repsol per Nassiriya, un giacimento di 4,4 miliardi barili con una potenzialità di 300.000 di barili/giorno. L’ENI si è detta “fiduciosa” di aggiudicarsela, e i commenti di Paolo Scaroni, il suo amministratore delegato, ostentano sempre maggiore ottimismo. In sostanza l’affare è fatto.

Ricapitoliamo per chi avesse la memoria corta.
Fine anni ’90, l’Iraq era sotto embargo, l’ENI firma un Production Sharing Agreement con l’azienda petrolifera di Stato irachena per lo sfruttamento del giacimento petrolifero di Nassiriya. L’accordo, secondo un documento del Dipartimento del Commercio statunitense, è in compartecipazione con la spagnola Repsol, vale 2 miliardi di dollari, e ha una durata di 23 anni dall’aprile 1997. Tale accordo è stato confermato dal Governo Berlusconi nelle risposte a interpellanze in merito presentate alla Camera e al Senato. Esso, ci hanno però detto i Ministri, subirà modifiche nel 2001, e non è stato mai onorato.

Febbraio 2003, gli Usa stanno preparando la guerra all’Iraq. Il Ministero delle Attività Produttive pubblica un rapporto, commissionato al professor Cassano, docente di statistica economica all'università di Teramo sei mesi prima della guerra, intitolato “Iraq: le opportunità del dopo Saddam”, nel quale si dice che l’Italia “non deve perdere l’occasione”, e si suggerisce di farsi garantire dagli Stati Uniti che il pre-contratto dell’ENI a Nassiriya sarà in ogni caso onorato.
Non sappiamo se il suggerimento sia stato seguito, ma sembra improbabile che nei colloqui con gli Stati Uniti prima della guerra non si sia mai parlato del futuro del petrolio iracheno.

Il 15 aprile 2003 l'allora Ministro degli Affari Esteri Franco Frattini annuncia la decisione italiana di partecipare all’occupazione dell’Iraq con una “missione che ha scopo emergenziale e umanitario”. In quella sede il Ministro afferma che devono essere ancora prese decisioni sulla collocazione territoriale della missione militare.

Maggio 2003. Alla “Force-generation Conference for Iraq” convocata dalla Gran Bretagna, che sovrintende l’occupazione del sud Iraq, l’Italia chiede, e ottiene, di stanziare i propri militari nella provincia di Dhi Qar, con capitale Nassiriya.

Giugno 2003, come riferito dal Sole 24 Ore, una delegazione dell'ENI si reca a Nassiriya, a bordo di un aereo militare italiano, prima dell’arrivo delle truppe.

12 novembre 2003, un attentato uccide 19 carabinieri. Claudio Gatti (corrispondente del Sole 24 ore a New York) scrive in un suo articolo, citando fonti della CIA, che l'attentato di Nassiriya era una segnale diretto a colpire non tanto i militari italiani quanto gli interessi petroliferi del nostro Paese, un efferato avvertimento teso ad allontanare l'ENI, cioè ovvero l'operatore economico italiano nella zona.

Tra il 2003 e il 2005 alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica vengono presentate 14 tra interpellanze e interrogazioni che chiedono conto al Governo del possibile legame tra la destinazione a Nassiriya del contingente italiano e gli interessi dell’ENI nella zona.

Il sottosegretario Alfredo Mantica il 22 gennaio 2004, rispondendo a una interrogazione dell’Onorevole Elettra Deiana, afferma: “Nego qualunque collegamento tra la presenza delle truppe e quegli affari”.

Il 30 giugno 2005, il sottosegretario Cosimo Ventucci ribadisce: “Non è suffragata da nessun elemento concreto l'ipotesi che la zona di Nassiriya sia stata scelta come luogo di intervento delle truppe italiane in relazione ad interessi petroliferi del nostro Paese”. Lo stesso Ventucci però, in una intervista, definisce “intelligente” quella scelta. Mentre l'11 novembre 2004 l'allora Ministro degli Affari Esteri Frattini, nella prima Relazione sulla partecipazione italiana alle operazioni internazionali scriveva: "Possiamo attenderci benefici economici dalla stabilizzazione di regioni sensibili per i nostri approvvigionamenti";

L’ENI - va da sé - ha sempre smentito, ma non ha mai smesso di lavorare per mantenere il “diritto di prelazione” su Nassiriya.

Il 5 gennaio 2009 Platts Oilgram, l'autorevolissima agenzia di informazione sull’energia della McGrow Hill, rivela, citando fonti irachene del ministero del Petrolio, che fin dallo scorso agosto era stato firmato un Memorandum of Understanding congiunto con l’ENI e la giapponese Nippon Oil per lo sviluppo del giacimento di Nassiriya e la costruzione di una raffineria della capacità di 300.000 barili al giorno. Platt riferisce anche che all’interno del ministero del Petrolio erano state sollevate obiezioni perché l’accordo era stato realizzato senza gara di appalto e senza il coinvolgimento dell’ufficio competente per i contratti e le licenze. La stessa Platts Oilgram ha informato il 13 gennaio che l’accordo prevederebbe per la Nippon Oil la costruzione della raffineria, e per l’ENI lo sviluppo del giacimento petrolifero.

In effetti nell’agosto 2008 l’amministratore delegato dell’ENI, Paolo Scaroni, si era recato in Iraq dichiarando al rientro (a margine di "Cortina Incontra"): "Nella nostra ultima visita in Iraq ci siamo presentati con tutti gli argomenti che ENI può mettere sul tavolo … E credo che la nostra presenza in quel paese possa essere articolata".

Se le rivelazioni di Platt sono vere, l’ENI avrebbe in tasca Nassiriya sin da agosto, e la gara annunciata in questi giorni potrebbe essere nient’altro che la ratifica di una decisione già presa, forse non a caso con due governi “amici”.

Facciamo attenzione ai tempi. In aprile cade il Governo Prodi, che aveva ritirato le truppe, nello stesso mese Scaroni annuncia “L’ENI è pronta a tornare in Iraq” (Repubblica, Corriere della Sera).
Fonti confidenziali ci hanno riferito che l’anno precedente, a seguito del ritiro del contingente militare italiano, gli Usa sarebbero intervenuti per contrastare le trattative sin da allora in corso su Nassiriya.

Ultimo atto. La gara di appalto "riservata".

Dopo una procedura di prequalificazione, con la quale sono state selezionate 35 imprese internazionali (per l’Italia, l’ENI e il Gruppo Edison), ammesse a partecipare al primo round di gare per l'assegnazione di contratti di servizio per lo sviluppo di 8 fra giacimenti petroliferi e di gas iracheni, il ministero del Petrolio di Baghdad ha poi annunciato un secondo giro di gare per la assegnazione di altri 11 giacimenti. Entrambi i round dovrebbero concludersi con l'assegnazione dei contratti entro il 2009. Inspiegabilmente, però, in nessuno dei due round è compreso il giacimento di Nassiriya.

Perché? Era forse già “assegnato”. Cosa ha discusso a Baghdad Paolo Scaroni nella visita lampo di dicembre 2008, appena pochi giorni prima dell’annuncio del secondo round di gare di appalto?

Attendiamo l’esito della gara su Nassiriya per trarre conclusioni. Forse due più due non fa sempre quattro.


*Fabio Alberti è presidente dell'organizzazione non governativa "Un ponte per..."

lunedì 2 marzo 2009

Ci stanno rubando la sanita'?


Gia' da qualche tempo ho notato il peggioramento della sanità pubblica. Non voglio quindi accusare Berlusconi (una volta tanto), ma la mania di tutti i politici di tagliare scuola, sanità, assistenza. E' chiaro che sono tutti settori che non rendono, anzi fanno perdere soldi e spesso ci sono grandi sprechi, ma con queste scuse spesso si fanno tagli indiscriminati e senza accorgercene ci troviamo con i nostri diritti molto diminuiti. Dico questo sulla base di alcune mie personali esperienze. Vivo a Bologna dove la sanità e' sempre stata un fiore all'occhiello, ricordo una trasmissione intitolata ER - Emilia Romagna rifacendosi al noto telefilm.
Ecco le mie 3 esperienze.
PS Ostetrico: circa due anni fa, in attesa si un bambino, mia moglie ha delle perdite, ci rechiamo al PS ostetrico del s.Orsola, ci accoglie un'infermiera che fa una prima visita poi ci comunica che il dottore non c'e' perche' fa sia Pronto Soccorso che reparto. Alla faccia del Soccorso Pronto!!! Certo c'e' un'infermiera che per ogni dubbio manda in reparto, ma se si sbaglia? non e' un dottore, non e' tenuta a fare diagnosi, anzi non puo'. L'attesa poi e' su scomode seggioline nell'atrio dove fa anche freddo visto che la porta si apre in continuazione e c'e' un solo bagno in comune a tutti quelli che passano.
PS oculistico: mio figlio si mette una biro in un occhio, per sicurezza andiamo sempre al S.Orsola al Ps Oculistico, arriviamo c'e' una porta chiusa e un cartello: prendete il numero e aspettate!!!!!! Ma non era anche questo Soccorso Pronto!!!! ci spiegano che l'infermiera che fa triage e che assiste il dottore in ambulatorio e' la stessa, per cui quando e' dentro non puo' fare accettazione dei pazienti.
PS pediatrico: il bimbo ha la febbre alta, su consiglio della pediatra andiamo al Ps pediatrico (sempre S.Orsola), arriviamo in un momento di grande ressa, gli operatori sono stravolti dalla fatica, cercano di aiutarti ma si capisce che non ce la fanno piu', al limite della scortesia ti chiedono cosa e' successo, poi ti fanno aspettare, a un certo punto arriva una che sembra la donna delle pulizie, camice aperto, aria distrutta, trascina i piedi: e' la dottoressa, una mamma si avvicina per chiedere qualcosa e lei sgarbatamente le di ce che non e' li per lei ma per un consulto.

Insomma a forza di tagli ci troviamo con poco personale, cosi' poco che deve coprire tutte le esigenze, deve fare turni lunghissimi e occuparsi di tutto.