mercoledì 28 ottobre 2009
La caricatura di sè stesso
Ormai Berlusconi è la caricatura di se stesso.
Ieri seguivo distrattamente Ballarò: rappresentanti di governo e opposizione si azzuffavano, si parlavano uno sopra l'altro, minacciavano di andarsene dallo studio, finchè è intervenuto Lui: e sembrava uno dei comici che lo prendono in giro.
Anzi io penso che non li faccia davvero lui questi interventi al telefono, sarà qualche attore che dice le solite tre cosette mentre Berlusca tromba sul mitico lettone di Putin.
Lui non discute, non polemizza, non si confronta, lui parla, pontifica, dice verità assolute a cui non si può rispondere.
Pare uno scappato dal manicomio, un disadattato sociale che non sa rapportarsi agli altri, non conosce l'educazione, il confronto, le differenze.
C'è solo lui. C'è solo la sua verità, la sua visione delle cose.
Il resto non esiste.
Ha iniziato con:
«Lei fa dei processi pubblici nei miei confronti e senza contraddittorio nella tv pagata da tutti i cittadini. Le ricordo che la televisione non è sua. Ho assistito agli interventi degli esponenti della sinistra, ho assistito al festival delle falsità e della calunnia. La tv pubblica italiana ha una prevalenza assoluta di giornalisti di sinistra e di programmi di sinistra e attacca il governo» E perfino Floris ribattere ironicamente: "Mi domando quale sia il ruolo dei suoi ministri, visto che sono qui e avrebbero potuto replicare...".
Poi riparte con la solta tiritera dei giudici comunisti e di Berlusconi (perchè parla in terza persona) perseguitato:
«L'anomalia italiana non è Silvio Berlusconi, ma sono i pm e i giudici comunisti di Milano che da quando Berlusconi è sceso in politica lo hanno aggredito in tutti i modi. I pm sono la vera opposizione nel nostro Paese»
E infine come al solito i sondaggi!!!!
«L'ultimo sondaggio che ho qui davanti a me dice che il governo è al 54%, il presidente del Consiglio è al 68% e il Pd, che è tornato Pci con l'elezione di Bersani, è al 25%».
Gli stessi sondaggi che alle europee davano il PDL al 45%, il governo al 51% e Berlusconi al 75%! Peccato abbia poi avuto 2 milioni e 706 mila preferenze non poche ma circa il 25% dei voti ottenuti dal PdL e circa l'8% dei voti totali.
Ma l'importante si sa è sparare alto!
Tutto questo sarebbe divertente se non fosse tragico: quest'uomo è il capo del governo, il proprietario di 3 televisioni e di innumerevoli giornali. Quest'uomo fa il bello e il cattivo tempo. 13 milioni di persone lo hanno votato!
E per finire con qualcosa di positivo:
Cei: "Basta pacchetto sicurezza è ora del pacchetto integrazione"
Immigrati, oltre 4 milioni i regolari - L'Italia supera la media europea
martedì 27 ottobre 2009
3 milioni
La vocazione minoritaria e' stata confermata!!!!
Bersani 53,3%
Franceschini 34,4%
Marino 12,3%
Peccato, davvero mi spiace, ma effettivamente sperare di cambiare un partito di lunga storia alle prime elezioni a cui ci si presente forse era un po' troppo.
Comunque davvero esaltante l'affluenza: 3 milioni di persone che vanno a votare il segretario di un partito: una bella prova di democrazia e di maturità politica. Alla faccia del padre-padrone del PdL.
Grandissima come sempre Debora Serracchiani eletta segretaria regionale in Friuli dove come segretario nazionale ha vinto Bersani.
E questo mi fa pensare che un po' più di coraggio non avrebbe guastato.
Probabilmente Franceschini si sarebbe dovuto fare da parte e appoggiare la Serracchiani alla segreteria nazionale.
Forse non avrebbe vinto, ma penso avrebbe preso più voti: una donna, giovane, nuova, con le idee chiare, già premiata con 144.000 preferenze alle europee avrebbe potuto raccogliere molti voti, lo si vede in Friuli dove vince alla grande (51,5%), mentre Franceschini arriva solo 39%.
Così invece sconfitto Franceschini anche la corrente Semplicemente Democratici di cui fa parte Debora perde un po' di peso, certo lei personalmente può far pesare la sua vittoria, ma resta un fatto personale e molto si dovrà lavorare per rinnovare il partito.
Comunque io ci sono, ci voglio provare, per quel poco che posso fare fra tempo e voglia, mi sembra giunto il momento di un impegno un po' più in attivo in politica
In fine una buona notizia: Rutelli lascia il PD!!!!
mercoledì 21 ottobre 2009
Perchè ho scelto il PD. Perchè ho scelto Franceschini
Perchè ho una vocazione minoritaria.
Ora che il PD non se lo fila quasi più nessuno, e che Franceschini parte svantaggiato nella corsa alla segreteria, io mi iscrivo e appoggio il ferrarese.
Ma anche per altri motivi.
Io credo che l'alternativa al sistema attuale, non solo italiano, ma mondiale, sia quella che si può definire socialdemocratica: un governo leggero, che garantisce le fasce più deboli, si affianca ai privati quando non riescono da soli, incentiva la libera iniziativa e cerca di fare politiche di lungo termine. Pensa all'ambiente, alle modifiche del lavoro e dell'economia mondiale, ai flussi migratori, vedendoli come risorsa e non come minaccia, rifiuta logiche di profitto assoluto, di guerra come mezzo per risolvere le controversie e per fare business, investe in energie pulite cercando di affrancarsi dalla dipendenza dal petrolio (che non abbiamo)...
Il progetto politico che più poteva rispecchiare queste istanze è stato, secondo me, l'ulivo.
Una grande forza di centro-sinistra che riuniva forze di centro, di sinistra e di estrema sinistra, con un premier cattolico-progressista.
Progetto purtroppo fallito, tradito dai suoi stessi fondatori, da D'Alema a Bertinotti.
Ora cosa resta?
Del centro solo l'UDC. Un partito non male ma troppo conservatore per i miei standard e purtroppo troppo infiltrato da poteri iniqui.
L'estrema sinistra mi ha deluso molto. Non è riuscita a realizzare nulla di quello che aveva promesso, ed è riuscita a suicidarsi sia a livello nazionale che europeo.
Entrambi questi schieramenti poi al di fuori di un progetto unitario di centro sinistra sono troppo schierati rispetto alle mie idee.
All'interno di una coalizione possono spostare l'asse da una parte o dall'altra a seconda dei temi trattati, ma da soli hanno troppe divergenze rispetto al mio pensiero.
Resta il PD.
A me come a molti pare una prosecuzione del PCI-PDS-DS, un carrozzone che cerca di conciliare più pensieri ma che resta fondamentalmente un apparato chiuso e mastodontico.
Questo è vero solo in parte e se lasciamo che continui ad essere così.
In realtà il PD nasce dalla fusione di DS e Margherita, dovrebbe quindi rappresentare proprio quella forza di centro sinistra da me auspicata. Il problema è che i DS per quanto in rotta provenivano da una lunga storia di partito forte, radicato sul territorio e ben strutturato (anche troppo). La Margherita invece era un partito nuovo che ancora non aveva espresso personalità forti ed è quindi stata assorbita lasciando poca traccia.
In questo periodo politico dominato dal berlusconismo, credo che l'unica alternativa possibile sia quella offerta dal PD.
Non certo il massimo, non il mio ideale, ma una buona base da cui partire.
Occorre però decidere bene cosa vogliamo che diventi.
Bersani mi pare rappresenti proprio quello che del PD non mi piace: il partito come appartato mastodontico, la nomenklatura forte e decisionista, la lontananza dalla gente.
Franceschini invece mi pare rispecchiare le mie aspettative: un partito agile, aperto al dibattito interno, che si propone come valida alternativa di governo. Laico, ma non anti-clericale, aperto al dialogo, ma deciso quando si è giunti ad una conclusione, attento alle problematiche attuali quali ambiente, lavoro, immigrazione.
Da qui la mia scelta.
Voterò quindi (per la prima volta) alle primarie, perchè credo che siano davvero importanti per il paese.
Spero che da queste nasca un partito nuovo o comunque una corrente agguerrita che cercherà in tutti i modi di cambiare qualcosa e portare finalmente un po' di civiltà, di onestà, di buon governo nel nostro povero paese.
martedì 20 ottobre 2009
A i'ò cher per chi ragaz (2)
Il vecchio Piergiobbe risponde al mio post di ieri linkando questo intervento di Messori sul Corriere.
Faccio alcune considerazioni:
Prima di tutto non mi pare molto inerente alle mie argomentazioni.
Messori parla dell'inutilità di "Un'ora di..." cioè di quei tentativi di risolvere le cose facendo “un'ora di...” a scuola. Affronta il tema come una lezione da aggiungere alle altre, cioè un'ora di islam presentato dallo stato italiano, parla infatti di madrasse della Repubblica italiana, ma io parlavo di fare un'ora di religione islamica in contemporanea a quella di religione cattolica, cioè di riconoscere a tutti il diritto all'istruzione nella propria fede.
Entrando più nel merito del testo, concordo su alcune cose ad esempio questa:
Per quanto importa, sono tra i convinti che, sulla lunga durata, l’Occidente si rivelerà per l’islamismo una trappola mortale. I nostri valori e, più ancora, i nostri vizi, corroderanno e, alla fine, faranno implodere una fede il cui Testo fondante non è per nulla in grado di affrontare la critica cui sono state sottoposte le Scritture ebraico-cristiane. Una fede che, in 1400 anni, non è mai riuscita ad uscire durevolmente dalle zone attorno ai tropici, essendo una Legge nata per remote organizzazioni tribali. Una fede che, priva di clero e di un’organizzazione unitaria, impossibilitata a interpretare il Corano — da applicare sempre e solo alla lettera — è incapace di affrontare le sfide della modernità e deve rinserrarsi dietro le sue mura, tentando di esorcizzare la paura con l’aggressività. Ma poi: panini al prosciutto, vini e liquori, minigonne e bikini, promiscuità sessuale, pornografia, aborti liberi e gratuiti, «orgogli» omosessuali, persino la convivenza con cani e gatti, esseri impuri, e tutto ciò di cui è fatto il nostro mondo — nel bene e nel male — farà sì che chi si credeva conquistatore si ritroverà conquistato. Ma questo, dicevo, in una prospettiva storica: per arrivarci passerà molto tempo e molti saranno i travagli, magari i drammi.
Che mi porta a non temere l'invasione mussulmana.
Ma trovo invece contraddittorio quando dopo aver parlato male di giacobini e girondini, del fervoroso Rousseau, dell’Occidente laicamente formato, (dove hanno) trovato folle entusiaste le ideologie mortifere che hanno devastato i due secoli seguiti al trionfo delle utopie roussoiane, finisce con Non sanno che relativismo e neutralità religiosa sono frutti dell’illuminismo europeo, ma bestemmie per il credente coranico? Allora non sono tutti da buttare gli ideali laici!!!
Ma più di tutto trovo quasi ridicolo quando afferma: Ignorano che incorrerebbe in una fatwa di morte il muslìm che presentasse la sua religione come una verità tra le altre? (...) Non sanno che è impensabile il concetto stesso di «storia delle religioni» per chi è convinto che c’è una sola fede e le altre sono o incomplete o menzognere?
Ma questo è esattamente l'atteggiamento che io critico nella Chiesa cattolica! Chi insegna religione a scuola non deve presentare la sua religione come una verità tra le altre nè parlare di storia delle religioni.
Il punto secondo me è proprio questo (e so che Messori non risponde a me, quindi non rispondo a lui ma a Piergiobbe): fare delle ore di religione specifica crea divisioni, è più dannoso che utile. Fare delle lezioni di storia delle religioni invece supererebbe proprio i problemi che pone Messori, creerebbe cultura, conoscenza, quindi tolleranza e integrazione
lunedì 19 ottobre 2009
A i'ò cher per chi ragaz
Fini (grandissimo: mi toccherà votare per lui) propone l'ora di religione islamica e pensando a quei geni della CEI io non posso che fare mia la frase che ripeteva spesso mio nonno: A i'ò cher per chi ragaz!!!!
Che potremmo tradurre: Ho piacere per quei ragazzi!!! anche se a i'ho cher è più forte di ho piacere è proprio un: ho a cuore, ho caro.
Saranno contenti ora della loro ora di religione cattolica che non può essere (cito): lo studio del fatto religioso di natura multiconfessionale o di etica e cultura religiosa.
Bene quando tutte le religioni avranno la loro ora (come impedirlo?) cosa avremo creato?
Muri e non ponti, come si dice.
Ora cercheranno di bloccare la proposta ma non so con quali argomenti.
Esiste un'ora facoltativa di religione cattolica e chi non la fa, può fare una materia alternativa, perchè non un'altra religione?
Infatti le dichiarazioni di chi è contro sono alquanto vaghe.
Calderoli dice che la scuola ha ben altri problemi.
Casini che lo stato deve garantire lo studio della cultura e religione cattolica.
Bertone che non è previsto nel concordato.
oltre a chi afferma ancora una volta:"Prova ad andare alla Mecca a insegnare religione cattolica!!!" Comunque anche chi è a favore mi pare non inquadri bene il problema che è di laicità dello stato.
Di Pietro dice che così ci sarà più integrazione e meno pericolo che gli islamici vengano avviati all'estremismo,
altri dicono che è meglio che si studi a scuola piuttosto che da imam integralisti. Ma il problema non è solo di integrazione è un problema di cultura religiosa e di laicità:
Perchè le religioni debbono essere considerate un fatto privato e non culturale?
E di contro, Perchè la religione cattolica deve avere un ruolo predominante? Mi spiego: la religiosità è un fatto comune a tutte le persone (anche agli atei), è un qualcosa che attraversa tutta la storia dell'uomo, è una delle caratteristiche che ci distingue dagli animali.
Come tale va studiata, approfondita e non ostracizzata. Chiaramente occorre evitare i settarismi, gli indottrinamenti, le posizioni di parte, tutte cose però che valgono anche per le altre materie.
Invece sempre ci si arrocca su posizioni laiciste o clericali.
In uno stato sanamente laico ci sarebbe il riconoscimento di tutte le religioni e di tutti gli influssi che queste hanno sulla vita sociale: feste, tradizioni, usi ecc. ecc.
Invece in Italia ho si è contro tutte le religioni e si finge non esistano, o si è a favore di quella cattolica che deve essere più importante delle altre.
Ho già detto più volte che io gradirei un insegnamento di Religioni in generale e non di ogni religione in particolare. Nella situazione attuale ogni scolaro avrà la SUA lezione sulla SUA religione.
E' lo stesso problema della scuola privata: ogni gruppo per se. E la chiesa la appoggia perchè è in gran parte cristiana, ma quando i mussulmani o gli ebrei o altri vorranno la loro scuola saremo ancora così favorevoli?
Linko un intervento di Andrea de Pasquale (il mio clone politico) dal numero 14 de il Mosaico sulla scuola privata che già nel1999 scriveva cose con cui mi trovo perfettamente d'accordo (e c'era da dubitarne?)
e un articolo dal sito Antefatto che ben mostra l'effetto che ha sui non credenti l'atteggiamento della chiesa ufficiale
giovedì 8 ottobre 2009
Berlusconi: Basta!!!
Perchè sono/siamo cosi' contenti della bocciatura del Lodo Alfano?
Perchè mi/ci siamo stancati di Berlusconi e della sua banda di cialtroni, ladri, ruffiani e prepotenti. So che subito mi si dirà che i radical-chic, fighetti, sinistrorsi, che si sentono superiori a tutto e non fanno nulla non sono molto meglio.
Ma io sono per l'alternanza: un po' di cialtroni un po' di fighetti.
Lo stile arrogante del premier non va bene: l'educazione, il politically correct (di cui tanto si e' parlato male), l'ottenere le cose col proprio lavoro, l'impegno, l'accettare le sconfitte e combattere l'ingiustizia sono valori.
Come potranno crescere i giovani e come potremo vivere noi meno giovani se il presidente del consiglio si sente sempre superiore a tutto, se può fare dire tutto quello che vuole, se pretende un'impunita' assoluta (vedi appunto il lodo)?
Anche le reazioni a quest'ultima vicenda sono sempre le stesse: grida (non in senso metaforico) al complotto, insulta il presidente della repubblica (altro che Grillo!), offende con una battuta da bar una esponente dell'opposizione (è più bella che intelligente), afferma che non gli interessa quello che dicono, lui va avanti, dice che Napolitano avrebbe dovuto fare pressioni sulla consulta per non bocciare il Lodo(!!!). E poi snocciola cifre a caso: il 72% dell'informazione e' di sinistra, il 110% della gente e' con me. ecc. ecc.
Si dice: il paese gli ha dato una maggioranza forte!
Intanto la maggioranza assoluta gliel'ha data la legge porcata di Calderoli: il Pdl ha avuto il 37% dei voti significa che il 63% degli italiani ha votato altro, certo anche dei suoi alleati ma non lui, e comunque anche sommando tutto il centro destra si arriva al 46% cioè sempre una maggioranza relativa, cioè la maggioranza assoluta ha votato diversamente. Per questo la democrazia non e' la dittatura della maggioranza ma la valorizzazione delle minoranze.
Berlusconi comunque e' sempre più intelligente di quello che sembra e sa che il suo elettorato lo vuole cosi': duro, strafottente, irriverente. Sembra sempre che straparli, dice cose che non dicono nemmeno al bar sport, ma ottiene sempre consensi.
Ed e' proprio questo che spero finisca: le parole sono importanti, la correttezza per nascondere le magagne e' certo orrenda, ma affermare cose negative ha i suoi strascichi, si diventa tutti più cattivi.
Lo si vede già bene nella nostra società divenuta molto più dura, certo per colpa della crisi, dell'immigrazione, della delinquenza, ma anche dei continui allarmismi, della caccia alle streghe che scatta ad ogni fatto di cronaca nera, delle parole a vanvera dei nostri rappresentanti politici. Per creare pace ed armonia occorre l'impegno di tutti, e' un lavoro difficile e lungo. Per distruggere occorrono pochi minuti.
Sono contento della bocciatura del Lodo Alfano? Si sono davvero contento