E io ti ho sollevata figlia per vederlo megilo, io che non parto e sto a guardarti finche' rimango sveglio R.Vecchioni - Stranamore Appartengono alla letteratura tutti i libri che si possono leggere due volte. Nicolás Gómez Dávila Anche un orologio rotto segna l'ora giusta due volte al giorno N.N. Ho una collezione di conchiglie immensa. La tengo sparsa per le spiagge di tutto il mondo. Steven Wright Mettere in ordine la casa mentre i tuoi figli sono ancora piccoli è come spalare il viale prima che smetta di nevicare. Phyllis Diller Le mie opinioni possono essere cambiate, ma non il fatto che ho ragione Ashleigh Brillant Non voglio raggiungere l'immortalità con il mio lavoro. Voglio arrivarci non morendo Woody Allen Non temere che la fine del mondo arrivi oggi. In Australia è già domani Charles Schultz Prima vennero per i comunisti, e io non dissi nulla perché non ero comunista. Poi vennero per i socialdemocratici io non dissi nulla perché non ero socialdemocratico Poi vennero per i sindacalisti, e io non dissi nulla perché non ero sindacalista. Poi vennero per gli ebrei, e io non dissi nulla perché non ero ebreo. Poi vennero a prendere me. E non era rimasto più nessuno che potesse dire qualcosa. Martin Niemöller I vescovi cubani a Roma, striscione in piazza San Pietro: Dio c'e' guevara Fiorello Baldini - Viva Radio 2 Senti che fuori piove, senti che bel rumore V. Rossi - Sally La Terra possiede risorse sufficienti per provvedere ai bisogni di tutti, ma non all’avidita’ di alcuni. Ghandi Sei cattivo? Mangia le cipolle Gioia "Come... Come ho fatto ad arrivare qui?" "Ci vorrebbe un altro terrestre per spiegarlo. I terrestri sono bravissimi a spiegare le cose, a dire perchè questo fatto è strutturato in questo modo, o come si possono provocare o evitare altri eventi. Io sono un talfamadoriano, e vedo tutto il tempo come lei potrebbe vedere un tratto delle Montagne Rocciose. Tutto il tempo è tutto il tempo. Non cambia. Non si presta ad avvenimenti o spiegazioni. E' e basta. Lo prenda momento per momento, e vedrà che siamo tutti, come ho detto prima, insetti nell'ambra." "Lei mi ha l'aria di non credere nel libero arbitrio" disse Billy Pilgrim Kurt Vonnegut - Mattatoio N. 5 Gli aerei americani, pieni di fori e di feriti e di cadaveri decollavano all'indietro da un campo di aviazione in Inghilterra. Quando furono sopra la Francia, alcuni caccia tedeschi li raggiunsero, sempre volando all'indietro, e succhiarono proiettili e schegge da alcuni degli aerei e degli aviatori. Fecero lo stesso con alcuni bombardieri americani distrutti, che erano a terra e poi decollarono all'indietro, per unirsi alla formazione. Lo stormo, volando all'indietro, sorvolò una città tedesca in fiamme. I bombardieri aprirono i portelli del vano bombe, esercitarono un miracoloso magnetismo che ridusse gli incendi e li raccolse in recipienti cilindrici d'acciaio, e sollevarono questi recipienti fino a farli sparire nel ventre degli aerei. I contenitori furono sistemati ordinatamente su alcune rastrelliere. Anche i tedeschi, là sotto, avevano degli strumenti portentosi, costituiti da lunghi tubi d'acciaio. Li usavano per succhiare altri frammenti dagli aviatori e dagli aerei. Ma c'erano ancora degli americani feriti, e qualche bombardiere era gravemente danneggiato. Sopra la Francia, però, i caccia tedeschi tornarono ad alzarsi e rimisero tutto a nuovo. Quando i bombardieri tornarono alla base, i cilindri d'acciaio furono tolti dalle rastrelliere e rimandati negli Stati Uniti, dove c'erano degli stabilimenti impegnati giorno e notte a smantellarli, a separarne il pericoloso contenuto e a riportarlo allo stato di minerale. Cosa commovente, erano soprattutto donne a fare questo lavoro. I minerali venivano poi spediti a specialisti in zone remote. Là dovevano rimetterli nel terreno e nasconderli per bene in modo che non potessero mai più fare male a nessuno. Kurt Vonnegut - Mattatoio N. 5 La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci I. Asimov - Salvor Hardin, Foundation Col. Kurtz: Lei e’ un assassino? Cap. Willard: Sono un soldato. Col. Kurtz: Ne’ l' uno ne’ l' altro. Lei e’ un garzone di bottega che e’ stato mandato dal droghiere a incassare i debiti sospesi Apocalypse Now Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora vi diro’ che, nel vostro senso io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati ed oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni sono la mia Patria, gli altri i miei stranieri. don Milani La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l’ignoranza è forza G. Orwell - 1984 Purtroppo, oggi, sul palcoscenico del mondo noi occidentali siamo insieme i soli protagonisti ed i soli spettatori, e così, attraverso le nostre televisioni ed i nostri giornali, non ascoltiamo che le nostre ragioni, non proviamo che il nostro dolore Tiziano Terzani La religione non e' verita', la verita' e' religione Ghandi Avete notato che tutti coloro che sono a favore del controllo delle nascite sono gia' nati? Benny Hill E risuona il mio barbarico yawp sui tetti del mondo W. Wytman - Leaves of grass C'è chi sale e c'è chi scende e c'è chi, come me, sta sdraiato in mezzo a una strada N.N Sono rimasto con un pugno di mosche morte in mano Steve I believe in God And I believe that God Believes in Claude Hair - Manchester England England Come ti senti ragazzo? Cattivo e figlio di puttana signore! Apocalypse now Dio interamente si fece uomo, ma uomo fino all'infamia, uomo fino alla dannazione e all'abisso. Per salvarci, avrebbe potuto scegliere uno qualunque dei destini che tramano la perplessa rete della storia; avrebbe potuto essere Alessandro o Pitagora o Rurik o Gesù; scelse un destino infimo: fu Giuda J.L. Borges - Finzioni: Tre versioni di Giuda Poi riflettei che ogni cosa, a ogniuno, accade precisamente, precisamente ora. secoli e secoli, e solo nel presente accadono i fatti; innumerevoli uomini nell'aria, sulla terra e sul mare, etutto ciò che arealmete accade, accade a me J.L. Borges - Finzioni: Il giardino dei sentieri che si biforcano Richy: Ho preso 8 nel compito di francese, per questo ho studiato tutta notte Potsy: Io invece sono andato male, ma ho dormito benissimo Happy days Egoista, certo, perchè no, perchè non dovrei esserlo, quando c'ho il mal di stomaco con chi potrei condividerlo? V. Rossi - Cosa succede in città Gli uomini di Bologna sono i più gentili, mordaci e dabbene di tutta Italia, per cui anche avendoli amici, e amici di tutita prova, bisogna permetter loro di dir male e di prendersi beffe di voi, almeno un paio di volte al mese. Senza questo sfogo creperebbero; voi ne perdereste degli amici servizievoli e devoti, ed il mondo degli spiritni allegri e frizzanti. Quanto alle donne sono le più liete e disimpacciate che si possono desiderare.... I. Nievo - Le memorie di un ottuagenario Umano è quello che fannno gli uomini Soprannaturale è quello che fanno i santi No Umano è quello che fai tu Soprannaturale è quello che dovresti fare tu Kyra Bene, voi lo spate quanto me, le ragazze non sono realmente morali. Sa il cielo che noi abbiamo abbastanza nella testa per riuscire ad essere a un tempo queste due difficili cose: pratiche e romantiche. Sono assolutamente certa che non è mai vissuta una sola ragazza in possesso di una vera coscienza. I ragazzi hanno una morale, le ragazze hanno canoni standard. Questa è pressapoco l'unica grande e profonda differenza che esiste fra ragazzi e ragazze. Forse ecco perchè tutte le grandi religioni le hanno inventate i ragazzi, mentre le ragazze, a quanto pare, non sono destinate a inventare altro di più bello delle lettere d'amore e delle liste della spesa! D.Grubb - Le voci di Glory La donna non è una fortezza da espugnare, ma un giardino in cui passeggiare Kyra Ciò che apparente non ha senso è un po' difficile da spiegare, ma forse solo perchè ha ragioni più profonde di ciò che apparentemente il senso ce l'ha M.di Franco - 54 giorni sulla cima del monte bianco Il prossimo sono quelle persone che Dio ha mandato sulla terra per ricordarci che siamo soli Frate indovino Sono cose che si possono perdonare ma non dimenticare Kyra Lontano è ciò che lo è e profondo il profondo chi lo può toccare? Ecclesiaste 7-24 NULLI SE DICIT MULIER MEA NUBERE MALLE QUAM MIHI NON SE JUPITER IPSE PETAT DICIT: SED MULIER CUPIDO QUOD DICIT AMANTI IN VENTO ET RAPIDA SCRIBERE OPORTET AQUA La mia donna dice che preferisce concedere il suo amore a me che a chiunque altro, anche se la richiedesse lo stesso Giove. Dice: ma ciò che una donna dice all'amante impazzito di amore è meglio scriverlo nel vento e nell'acqua che scorre Catullo - Poema 70 Dopo un viaggio lungo e duro sono come una corda sfibrata e logora. Mi siedo e mi intreccio con nuovi fili... restando immobile sogno e ricordo i consigli di mio padre e le parole dei canti e le grida di tutti gli uccelli. Non parlo perchè ogni parola è una fibra che si strappa. Nessuno mi può toccare perchè ogni contatto porta via un pezzo di me. Anche tu devi imparare a fare altrettanto. Impara a stare in silenzio. Tracciati attorno un cerchio e non permettere anassuno di entrarvi M. West - Il navigatore Mi dici di avere pochi amici ma buoni. La dichiarazione, sta pur certo, è per la massa e per i bambini. E' una dichiarazione che vale per tutti quelli che non possono imporsi all'ambiente che li circonda. Per te, uomo valoro, apostolo deciso, la consegna è quest'altra: molti amici e cattivi- uanti umoni "cattivi" devono tornare a Cristo per l'amicizia di un apostolo di Dio J.U. Loidi - Il valore divino dell'umano ...ma lei non capì cosa intendevo e io detesto spiegare una metafora. O mi si capisce oppure no. Non sono mica un'esegeta H. Boll - Opinioni di un clown Quello che sta fuori, a questo mondo ciascuno "sta fuori" rispetto agli altri, trova una cosa sempre peggiore o migliore di quello che ci sta dentro, sia la "cosa" felicitrà o infelicità, pena d'amore o "decadenza artistica" H. Boll - Opinioni di un clown il suo sguardo, al risveglio, è come un uccello che muore all'improvviso in pieno volo e precipita, precipita nell'iimensità delle disperazione H. Boll - Il treno era in orario "Senza di me non potresti più vivere?" "Si" risponde lui, e il suo cuore è così pesante che non ce la fa a ridere, e pensa: ora dovrei aggiungere perchè ti amo, il che sarebbe vero e non vero. Se lo dicessi dovrei baciarla, e sarebbe una menzogna, tutto sarebbe una menzogna, eppure potrei dire in piena coscienza: Ti amo, ma dovrei poi dare una lunga, lunga spiegazione, una spiegazione che non conosco ancora io stesso. Ecco ancora i suoi occhi, molto dolci e amorevoli e felici, il contrario degli occhi che ho tanto desiderato... che tanto desidero... e ancora una volta egli dice, guardando in fondo a quegli occhi: "Senza di te non potrei più vivere" e adesso sorride... H. Boll - Il treno era in orario Io le cose, forse, le vedo troppo oggettivamente in astratto e troppo soggettivamente in concreto Kyra Si può realizzare qualcosa di veramente serio con uomini che hanno paura dell'acqua fredda in una mattina d'inverno? J.U. Loidi - Il valore divino dell'umano ...ma non si è soli quando un altro ti ha lasciato, si è soli se qualcuno non è mai venuto R. Vecchioni - Ultimo spettacolo Je ne cherche pas. Je trouve N.N. VOCATUS ATQUE NON VOCATUS, DEUS ADERIT Chiamato o no (il) dio sarà presente M.West - Un mondo di vetro Je crie l'amour sur le mur N.N. Io vorrei rivederti per fare l'amore, non sognarti quando il sogno comincia a finire R.Vecchioni - Vorrei Ma anche nel peccato, l'atto dell'amore, compiuto con amore, si adombra della divinità M.West - L'avvocato del diavolo (Noi) trascendiamo dai limiti umani per svaporare nella sfera dell'infinito e dell'indefinito ORA CI CHIAMIAMO SPAZIO la luce della rivelazione dell'Uno ci ha resi non più uomini della terra, ma componenti peculiari dell'incommensurabile infinità dello spazio Kyra

martedì 30 novembre 2010

Vieniviaconme

Ieri ho visto per la prima volta un pezzo significativo di Vieniviaconme. Le altre serate le avevo viste in piccola parte e non mi avevano convinto del tutto. Questa puntata invece mi è proprio piaciuta.
Comincio da Fazio.
Io credo sia un genio della televisione.
E' sicuramente una persona intelligente e nel mezzo televisivo da il massimo.
Esplose alcuni anni fa con Quelli che il calcio, trasmissione veramente nuova e interessante. Partendo dall'interesse degli italiani per il calcio Fazio riuscì a fare uno spettacolo intelligente, divertente e nuovo.
Veniva trasmesso durante le partite di calcio che quindi non si vedevano ma venivano commentate dai più svariati e improbabili personaggi.
Geniale.
Poi si passò a Anima mia trasmissione sugli anni 70-80.
Fazio aveva capito quello che tutti sappiamo a pelle ma che raramente portiamo a livello cosciente. Quando si è giovani tutte le mode, le canzoni, gli atteggiamenti vengono stigmatizzati dai 'vecchi' come cose assurde, da ignoranti, anti-culturali. Quando si cresce tutto diventa invece bellissimo e sono orrende le nuove mode dei giovani.
Fazio fece una trasmissione sulle cose che usavano quando lui era giovane, interessando così tutte le persone della sua generazione, i genitori perchè anche loro si ritrovavano in quelle cose, e pure i figli che vedevano le assurdità che facevano i loro genitori da giovani.
Fu un successone, anche perchè Fazio fece una trasmissione brillante, riuscendo a coinvolgere persino Claudio Baglioni che mai era stato in TV e si trovò a cantare Orzowei e Heidi..
Poi è stata la volta di Che tempo che fa, tutt'ora in onda, in cui intervista personaggi famosi in modo semplice, ma interessante e sempre inframezzato dalla simpatia della Littizzetto.

Ora ha realizzato Vieniviaconme, stranissima trasmissione.
C'è uno studio vuoto con un microfono a cui si alternano personaggio più o meno famosi a leggere elenchi, intervallati da stacchi musicali.
Anche questo un successo. Perche'?
Perchè in una tv sempre più spazzatura Fazio ha portato con semplicità temi importanti.
Ha tolto lustrini, ballerine, interviste, dibattiti e ha puntato sui contenuti.
In modo pacato ha affrontato temi scottanti come la mafia, il potere, l'eutanasia... ha ricevuto anche molte critiche, ma questo era lo scopo. Come ha detto molto bene Saviano l'importante è raccontare e ascoltare. Poi ognuno si farà la propria opinione, ma l'importante è condividere le esperienze le emozioni i racconti.
Passo ora a Saviano.
Saviano è un grandissimo narratore ancora più che autore. Ho sentito il monologo ieri e non si è ma impappinato, non ha mai lasciato una frase in sospeso, non ha mai sbagliato un riferimento, non ha mai annoiato E ha detto cose molto belle.
Come dicevo prima ha parlato dell'importanza di raccontare, di conoscere, di ascoltare.
Ha risposto alle critiche dicendo che non volevano essere esaustivi sui temi affrontati, ma volevano parlarne, volevano suscitare interesse, volevano che fossero conosciuti.
Ha detto che le cose negative che ci circondano non ci debbono abbattere, ma aiutare migliorare e che come dice una storiella talmudica bastano 39 giusti al giorno per salvare la terra.

Non tutto quello che è stato detto è da me condiviso, ma apprezzo lo sforzo di parlare di cose importanti senza risse.
Per questo riporto anche l'ennesimo elenco fatto da Enrico Gasbarra deputato del Pd.

Vado via perché vincono sempre i forti! Rimango perché l’amore per la
vita sempre e comunque è più forte dei forti!
Vado via perché un malato e i suoi familiari non contano quanto un ministro
della Lega! Rimango perché i ministri e i programmi tv passano, ma i buoni
esempi restano!
Vado via perché non ho vinto le elezioni, non ho scritto libri, non sono
conosciuto e popolare e quindi non ho voce! Rimango perché la voce non è
solo quella della tv!
Vado via perché c’è la macchina del fango, ma anche quella del silenzio
verso chi ha idee diverse! Rimango perché la voce dell’amore rompa il
silenzio!
Vado via perché anche io voglio un modello di vita diverso da quello che ci
impongono da 15 anni, ma non ho giornali, tv e segretari di partito per
spiegarlo! Rimango perché le mie idee e i miei bisogni sono più forti dei
giornali, delle tv, dei partiti e di certi intellettuali!
Vado via perché sono malato, vecchio, nero, handicappato, povero e brutto!
Rimango perché la vita è bella anche se sono povero, brutto, handicappato,
malato, vecchio e nero!
Vado via perché i cattolici vengono applauditi quando parlano di pace, di
solidarietà e contestano il premier per il suo stile di vita, ma vengono
fischiati o ignorati quando rivendicano i princìpi della loro fede, sulla
vita, la famiglia e l’aborto! Rimango perché i cattolici rispettano la
laicità dello Stato e la loro fede prescinde dagli applausi di convenienza
e non si spaventa dei fischi!
Vado via perché non c’è più il partito dei cattolici! Rimango perché i
cattolici sono liberi e non hanno bisogno di un loro partito!
Vado via perché c’è Berlusconi! Rimango perché prima di Berlusconi
c’è lo Stato!
Vado via perché chi non toglie il sondino è considerato egoista e
prepotente! Rimango perché chi non toglie il sondino è solo e senza voce!
Vado via perché Fazio e Saviano non rispettano quello che ha deciso il cda
Rai! Rimango perché non mi rivolgerò mai al cda Rai per rivendicare una
mia posizione, ma mi batterò con ogni mezzo per dare voce a chi non la
pensa come me!
Vado via perché alcuni valori non sono più di moda! Rimango perché le
mode passano!
Vado via perché lo Stato non è vicino ai bisogni dei deboli! Rimango per
difendere lo Stato dai forti!
Vado via perché Fazio e Saviano non rispondono alla lettera dei
parlamentari! Rimango perché un parlamentare ha il dovere e l’obbligo di
rispondere alle lettere di tutte le persone!
Vado via perché non mi sento rispettato! Rimango perché tutti siano
rispettati!
Enrico Gasbarra deputato del Pd

(lettera apparsa su Avvenire del 28/11)

venerdì 26 novembre 2010

Nichi Vendola a Bologna


Ieri sono andato a sentire Nichi Vendola che parlava a Bologna in favore della candidata alle primarie del PD Amelia Frascaroli.

Prima di tutto la partecipazione: 2 sale del cinema Nosadella (500 posti ognuna) strapiene fino all'inverosimile. Si stimano 2000 persone. Le uscite di sicurezza aperte per far entrare un po' di aria e far seguire anche da fuori, nonostante il freddo. Moltissimi giovani. Una gran bella cosa.
All'ingresso vista la ressa un ragazzo ha detto:”Diciamo che parla Bersani vedrai quanto spazio si libera!!!
Presenti anche gli altri due candidati alle primarie: Virginio Merola e Benedetto Zacchiroli. Anche questo un bellissimo segnale evidenziato sia dalla Frascaroli che da Vendola.

Gli interventi.
Per prima ha parlato Cathy La Torre portavoce di SEL a Bologna. Molto entusiasmo ma sembrava un po' una femminista anni 70. Non mi ha esaltato.

Poi un ragazzo della fabbrica di Nichi a Bologna: davvero bravo. Un intervento breve ma interessante. Un ottimo oratore: ha saputo interessare una platea difficile che attendeva Vendola. Ha esordito dicendo che suo figlio di un anno non ha mai avuto un sindaco, non ha mai potuto protestare per il parco mal tenuto, per le strade dissestate ecc.

E' poi venuto il turno della Frascaroli.
Debbo dire che secondo me ha perso un'occasione.
Ha letto tutto l'intervento che era abbastanza interessante, ma non ha entusiasmato.
E quando mai le ricapiterà una copertura mediatica simile? O una platea cosi' ampia che in gran parte voterà alle primarie? La presenza poi degli altri due candidati doveva spingerla a fare una vera campagna elettorale invece e' stata un po' spenta.
Una persona che vuole fare il sindaco e che non sa parlare a braccio...
Bella la parte dell'intervento in cui ha detto: “In questi giorni mi sono stati messi e tolti molti cappelli: è cattolica rossa, non è cattolica per niente, è di Sel, appartiene al Pd, viene dall’Ulivo…Tutto vero

Poi finalmente ha parlato Vendola.
Prima di tutto vorrei notare come sia un grande oratore. Ha parlato per più di un'ora senza annoiare mai, senza far mai calare l'attenzione. In alcuni momenti fa ridere, in altri e' serio, in altri trascina l'applauso. Bravissimo. Anche per questo lo ritengo il leader che ci mancava.

I contenuti: cominciamo dalle cose meno positive.
Ha parlato poco di Bologna. In fondo era li' per sostenere la candidata sindaco, e invece pareva proprio poco preparato e questo ai bolognesi non piace. Bologna e' una città strana, difficile, a metà fra il paese e la grande metropoli, crocevia di genti e di culture, aperta ma gelosa delle proprie tradizioni, con una storia politica particolare, da decima legio del duce a città più comunista d'Italia, da modello di amministrazione a città depressa. Venire a parlare in occasione delle primarie per il sindaco senza essere preparati non è una cosa positiva.
Il resto del discorso però è stato ottimo.
Molti dicono che sia troppo estremista, che in Italia un gay-comunista non può governare.
Ma Vendola invece è molto moderato. Dice cose anche dure, decise, ma mai estremiste.
Ha parlato molto di modernità, intesa non come super produzione, come economia selvaggia, ma come economia ed ecologia che vanno assieme.
Ha parlato di dissesto idro-geologico, di come non servano più case in Italia, ma opere di riqualificazione del territorio.
Ha parlato molto di precarietà della vita: non solo del lavoro, ma della vita in generale.
Ha parlato di immigrazione, del problema rom che nasce problema rom e poi diventa problema degli ebrei, poi dei negri, poi delle donne e poi di qualunque persone non perfettamente integrata.
Ha parlato del tentativo di distruggere la cultura, perchè fa paura a chi comanda.
Ha parlato della destra che pensa al futuro della destra, del centro che pensa al futuro del centro e della sinistra che pensa al futuro della destra e del centro.
Ha parlato del piacere della sinistra di avere di belle sconfitte e che è ora di avere belle vittorie

Insomma un intervento a tutto tondo che ha entusiasmato la platea.

Forse qualcosa si sta muovendo a sinistra, forse possiamo sperare in qualcosa di nuovo persino a Bologna.

La Frascaroli sindaco e Vendola premier.
Fantapolitica? Chissà

venerdì 5 novembre 2010

Rumorosi silenzi della chiesa

Bell'analisi della chiesa degli utlimi anni, un po' dura ma condivisibile.
Sopratttutto interessante l'analisi delle interazioni fra chiesa e potere, l'idea di collocare la Chiesa (priva della Dc) al di sopra delle parti per meglio assicurare – seppur lobbisticamente – la realizzazione dei propri valori.


(...) i vertici ecclesiastici. Che continuano a vivere in queste ore aggrappati al calcolo delle convenienze, all’angusta certezza che il berlusconismo fissi per legge quei comportamenti sociali e personali che la Chiesa non riesce più a imporre con la formazione delle coscienze. 
Tristemente vero

(...) Nella paura del vuoto politico di domani, che si percepisce in tanti monsignori disgustati dal premier ma terrorizzati dalla perdita di un alleato sicuro, la Chiesa non si accorge, o fa finta di non accorgersi, del grande vuoto interiore creato da venti anni di berlusconeide 


Ecco tutto il testo:
Fino a quando la Chiesa resterà in silenzio dinanzi al premier bunga-bunga e allo scempio delle istituzioni? Monta il malessere nel mondo cattolico, cresce il disagio tra parroci e vescovi, ma i vertici della Chiesa tacciono. L’istituzione ecclesiastica, che continuamente interviene nei comportamenti delle persone, laddove si tratta delle scelte di vita, di morte, di nascita e di relazioni, non riesce a dare un indirizzo etico per dire qual è il limite nei comportamenti morali di un uomo che governa la nazione, di un leader che per il suo ruolo dovrebbe saper offrire un esempio di decoro. NON SI SENTE una parola del Papa, non si sente una parola del presidente della Conferenza episcopale né del suo segretario, che pure a suo tempo seppe alzare la voce contro il libertinaggio. Non è in gioco nessun tipo di moralismo, la questione è politica come ammette persino il Foglio: in altre parole tocca il bene comune dello stato. E ha un risvolto etico come ha dovuto confessare l’Avvenire sotto la spinta della coraggiosa denuncia di Famiglia Cristiana e dell’incredibile arroganza di Berlusconi in quel di Bruxelles. Limitarsi a indicare principi generali sulla purezza dell’amore e poi chiudere gli occhi di fronte al clima da basso impero nel proprio Paese, nella terra di cui il pontefice è primate, è un silenzio che svuota l’autorevolezza della gerarchia ecclesiastica. Si sta consumando in questa stagione la parabola discendente del ruinismo L’idea di fondo, dopo il crollo della Prima Repubblica, era di collocare la Chiesa (priva della Dc) al di sopra delle parti per meglio assicurare – seppur lobbisticamente – la realizzazione dei propri valori. È finita, come documenta brillantemente l’ultimo libro di Massimo Franco C’era una volta un Vaticano, con un do ut des basato sul puro interesse più che sui valori. Un compromesso al ribasso in cui non si capisce se Berlusconi è collaterale alla Chiesa o il vertice ecclesiastico sia a lui politicamente subalterno. La verità sta nell’intreccio fra i due soggetti. “C’È UN SOLO cadavere a cui la Chiesa è attaccata”, diceva Giovanni XXIII, indicando il crocifisso. La Chiesa d’Italia, con il suo silenzio, rischia di rimanere aggrappata al cadavere della credibilità di Berlusconi. Mentre persino il mondo imprenditoriale ne prende clamorosamente le distanze. Non si tratta, com’è chiaro a tutti, persino ai fan azzurri delusi che protestano sul Web, di peccati di pantalone. Sono stati toccati fondamenti etici, che stanno a cuore al cittadino cattolico (e anche a quello diversamente credente). L’idea che un capo del governo non mente alla polizia, non ospita in casa una minorenne per dopocena poco trasparenti. L’idea che una minore in difficoltà, affidata ad una donna indicata dal premier, per di più consigliere regionale come Nicole Minetti, non viene un minuto dopo abbandonata ad altri nella notte, violando gli impegni legali assunti. Si vorrebbe sapere quale altro limite debba essere raggiunto perché si senta un “basta” da parte della Chiesa. Nessuno domanda alla Chiesa di schierarsi con una fazione e neanche di fare il lavoro dell’opposizione. Ciò che il cittadino interessato ai valori religiosi – anzi, ai valori tout court – ha però il diritto di aspettarsi è che un’istituzione, che fa del “bene” il criterio del suo messaggio, non abbia paura di indicare il “male” quando esplode platealmente sotto i propri occhi. L’ITALIA non è una dittatura, la Chiesa può parlare – e parla tanto quando vuole – liberamente. Il silenzio è la dimostrazione di una mancanza di visione dei vertici ecclesiastici. Che continuano a vivere in queste ore aggrappati al calcolo delle convenienze, all’angusta certezza che il berlusconismo fissi per legge quei comportamenti sociali e personali che la Chiesa non riesce più a imporre con la formazione delle coscienze. Nella paura del vuoto politico di domani, che si percepisce in tanti monsignori disgustati dal premier ma terrorizzati dalla perdita di un alleato sicuro, la Chiesa non si accorge, o fa finta di non accorgersi, del grande vuoto interiore creato da venti anni di berlusconeide. Fra una settimana il premier bunga-bunga, che adora proclamarsi cattolico, inaugurerà a Milano la Conferenza nazionale della famiglia. Va bene così? Quell’“agenda per l’Italia”, che le Settimane sociali cattoliche intendevano proporre al paese, prevede anche questa parodia? Non è sfuggito a nessuno che i quadri cattolici, che hanno lavorato per le Settimane sociali, erano molto più coraggiosi nel denunciare la decadenza della classe dirigente prima del convegno di quanto siano stati quando si è tenuto l’incontro nazionale a Reggio Calabria. Nell’intervallo è intervenuta la gerarchia ecclesiastica, che ha proibito persino la partecipazione della stampa all’ascolto dei gruppi di lavoro, come sempre è stato in passato. “Stiamo dimostrando di non avere un rapporto con il respiro del Paese”, mi dice un vescovo. Ha ragione. Il ragionamento ha un corollario. Quando nel Paese c’è stato un forte movimento nutrito di ideali liberali, socialisti o cattolico-democratici anche la Chiesa è maturata sotto il pungolo della società. Nel vuoto circostante prospera anche il vuoto ecclesiale.

giovedì 4 novembre 2010

Halloween, la Chiesa e le Tradizioni


Leggo nella civetta (*) di Bologna 7, supplemento domenicale di Avvenire della diocesi di Bologna: Domenica processione di tutti i santi, la vera alternativa al falso Halloween.

Iniziamo dall'italiano: come fa una festa ad essere falsa? Capisco la necessità d condensare per una locandina, ma la frase non regge.
I contenuti. Finché la Chiesa si opporrà alle cose nuove con durezza e senza comprensione non andrà da nessuna parte. Non ci vuole un genio per capire che contrapporre una processione a una festa in maschera non porta grossi risultati! Sarebbe come dire: La messa del martedì grasso la vera alternativa ai carri!!!!

Ma perchè essere contro Halloween?

E' una festa in sovrapposizione a tutti i santi.
Falso.
La festa di Halloween e' nella notte fra il 31 ottobre e l'uno novembre, mentre Ognissanti e' il primo novembre. Fra l'altro la festa cattolica non ha particolari tradizioni, almeno a Bologna. Capisco che dire: “il 25 dicembre festeggiamo ….” potrebbe dare fastidio, ma per tutti i santi si usa solo andare al cimitero, e solo perchè il giorno dei morti (il 2) non è festa.

E' una festa commerciale.
Perchè il Natale no? Non ho mai letto: La messa di mezzanotte la vera alternativa al falso cenone. Tanto più che il cenone è quasi una beffa, visto che nasce dal precetto (ora tolto) dell'astinenza dalla carni alla viglia di natale, per cui si è decise di fare una grande mangiata di pesce!!! E comunque anche se è commerciale che male c'è? Nessuno la spaccia per una festa religiosa, è una specie di carnevale in cui ci si veste da mostri per esorcizzare le paure.

Non è nelle nostre tradizioni.
E qui mi scende la catena. Basta con questa storia delle tradizioni, con questa presunta italianità, con questo riscoprire le nostre radici solo per allontanare gli stranieri.
Io sono cresciuto a Bologna in un clima culturale vivace, dove le tradizioni restavano, ci si rammaricava che in parte scomparissero, ma si capiva che bisognava essere aperti alle novità.
In casa mia anche l'albero di natale era visto con sospetto, si faceva solo il presepe. Poi è entrato a far parte delle tradizioni e ora c'è anche in piazza S. Pietro a Roma.
Io amo la mia città, i suoi portici, i suoi cibi, le mille tradizioni. Vado a S. Lucia per Natale, ho almeno una trentina di presepi in casa di cui la maggior parte fatti da me.
Però amo anche mangiare kebab, fare le facce con le zucche a d Halloween, potare la kefiah. Insomma mi pare l'ennesimo pretesto per dividere.
Io penso che se Halloween ci fosse stato quando ero giovane mi sarebbe piaciuto un sacco: vestirsi da mostri, più eri brutto più eri in tema. Avrei sicuramente organizzato feste con zucche, dolcetti, piatti ispirati a tutte le cose più schifose che mi potevano venire in mente. Mi sarebbe davvero piaciuta.

Ma qui si continuano a costruire muri e non ponti.

(*) la locandina esposta nelle edicole con le notizie più importanti di un giorno