Parto da Berlusconi: non riesco a capire il suo comportamento di questi giorni, cosi' all'attacco, cosi' duro con tutti a limite della follia: le possibilita' sono due: o e' una strategia studiata, che cerca di prendere voti mostrandosi forti e decisi oppure, cosa secondo me piu' vera, il premier 'gliel'ha data su', ormai sa di aver perso e si toglie qualche sassolino dalla scarpa. Questa seconda ipotesi secondo me e' piu' realistica anche alla luce della considerazione fatta non so piu' da chi per cui queste elezioni le deve vincere la sinistra perche' e' l'unica che puo' fare le politiche impopolari che serviranno per rilanciare l'Italia, la destra sarebbe troppo osteggiata, la sinistra invece puo' permettersi piu' cose potendo contare sull'appoggio (piu' o meno consapevole) di sindacati e associazioni.
Passo ora a Prodi: mi pare sia migliorato dal lato dell'immagine: il suo messaggio di serenita' e rilancio dell’Italia mi pare possa attirare voti, anche il non rispondere ai vaneggiamenti di Berlusconi denota lucidita' politica. Detto questo pero' il suo messaggio reale, politico, mi pare poco convincente e troppo simile a quello della destra. Prodi promette di rilanciare l'Italia, ma come? non e' ben chiaro e per quello che si puo' capire le ricette sono sempre le stesse: ad es. nel confronto televisivo ha detto di voler rilanciare le scuole tecniche come se nel futuro noi avessimo bisogno di operai specializzati, io penso che o facciamo qualcosa per la globalizzazione, il super liberismo che permette alla Cina di produrre sottocosto sfruttando gli operai e alle nostre industrie di delocalizzare in Thailandia, oppure a che ci servono? per quanto riguarda il problema energetico quali soluzioni vengono proposte? io penso che sia ora di ragionare seriamente sulla nostra dipendenza dal petrolio che non abbiamo, abbiamo toccato con mano il problema quando per una piccola crisi Russia-Ucraina in cui non c'entravamo affatto e che si e' risolta in breve tempo, abbiamo rischiato di restare senza riscaldamento, allora che si fa? si ritirano le truppe dall'Iraq, si dice a Putin di rispettare i diritti umani in Cecenia? e poi il petrolio da dove lo prendiamo? Mi pare manchi a Prodi e alla sinistra una visione mondiale o almeno europea dei problemi: l'economia di guerra che ci governa andrebbe modificata, il lavoro non potra' essere assicurato agli italiani finche' altri stati possono sfruttare i lavoratori, l'energia restera' un problema se non lo affrontiamo con gli altri paesi europei. Non penso a una sinistra rivoluzionaria, ma a una sinistra con idee un po' piu' nuove, alternative, che cerchi davvero di cambiare quello che non va in Italia e nel mondo, che si ponga il problema dello strapotere Usa e del terrorismo, dei diritti umani, dell'economia per l'uomo e non viceversa, dello sviluppo sostenibile.
Si parlava l'altro giorno con un mio collega e si e' giunti a questa conclusione: la sfida a queste elezioni e' fra una destra impresentabile (Berlusconi) e una destra presentabile (Prodi).
mercoledì 29 marzo 2006
Alcune considerazioni politiche in vista delle elezioni
lunedì 27 marzo 2006
Qualche buona notizia da Bologna
Questa mattina al Cafè de la Paix a Bologna si sono
incontrate 6 famiglie italiane e 6
famiglie di immigrati con i loro figli e figlie, in
particolare quelli nati nell'ultimo anno.
E' stato un momento sereno di incontro e conoscenza
reciproca: le famiglie immigrate erano
state contattate da alcuni amici del Servizio
Accoglienza alla Vita, della Caritas e
della GGIL che si occupano anche di sostegno alle
giovani coppie immigrate con bambini.
Tutte le 12 famiglie avevano ricevuto la lettera del
"Bonus dei 1000 euro" del governo, ma
solo quelle italiane avevano potuto ritirarlo.
I complessivi 6000 euro raccolti sono stati equamente
divisi in 12 buste, quindi la Sig.ra Gualandi,
presidentessa del Servizio Accoglienza alla Vita ha
distrubuito le buste alle 12 famiglie presenti.
Abbiamo letto ai giornalisti presenti il comunicato
stampa che allego ed abbiamo tutti
brindato al comune futuro dei nostri figli. (Ho tolto l'allegato per non appesantire troppo)
E' una iniziativa che vorremmo far conoscere perchè
altre famiglie in Italia facciano gesti simili,
dividendo il bonus con famiglie immigrate residenti o
sostenendo le associazioni e gli enti che
si occupano di aiuto a queste famiglie.
Quindi vi preghiamo di passare parola, grazie
Franco Valentini
Sul perche' le famiglie extra comuitarie non abbiano ricevuto il bonus ma solo la lettera giro questa mail mandatami dagli organizzatori dell'evento:
...la lettera è stata mandata a tutti i bambini nati e registrati nell'anno 2005, senza fare un semplice incrocio di dati anagrafici che permettesse di escludere dall'invio le famiglie che non hanno diritto al bonus. Così sono state spedite le lettere anche a tutte le famiglie che hanno più di 50.000 euro annui di reddito e che non riceveranno il bonus (ma sarebbe stato complicato risalire ai redditi delle singole famiglie italiane) ma anche a tutti i figli di cittadini stranieri regolari nati in Italia. Semplicemente "non ci hanno pensato". Quindi, oltre al danno la beffa! Non solo, sta emergendo in questi giorni la notizia di persone immigrate che hanno autocertificato alle poste di essere italiani, per poter avere i soldi. I soldi in effetti se li sono presi, ma questo, in caso di denuncia, è un reato penale! A Varese hanno già denunciato 41 immigrati. Si può pensare che qualcuno fosse in malafede, ma anche che altri semplicemente non abbiano capito bene. Del resto chi non capisce bene l'italiano come può pensare di non avere diritto a dei soldi che sono stati annunciati con una lettera arrivata direttamente a casa e in cui si parla direttamenete al proprio bambino appena nato, chiamandolo per nome? Quindi oltre il danno e la beffa, il tranello!
COMUNICATO STAMPA
Alcune famiglie bolognesi hanno deciso di condividere i mille euro
ricevuti dal governo per il figlio neonato con famiglie immigrate
Siamo sei famiglie che hanno ricevuto la lettera dal Governo che annuncia il bonus di 1.000 euro
per i nostri figli neonati.
Il crollo del nostro potere d’acquisto, i tagli ai servizi pubblici, una politica per le famiglie debole se
non assente, ci obbligheranno a spendere cifre molto più alte di 1.000 euro per i nostri bambini e
bambine.
Abbiamo l’impressione che ci sia stato tolto 10 e ci venga regalato 1, propagandando questo scippo
come un aiuto. Ci sembra che sarebbe molto più utile una politica di sostegno delle famiglie più
seria: concentrare le poche risorse in servizi veramente utili gestiti con efficacia ed efficienza.
In più, siamo rimasti colpiti dall’imperdonabile leggerezza commessa dal Governo nei confronti dei
figli dei residenti immigrati: riceveranno la lettera di assegnazione, ma non il “dono”.
Perché?
Perché mai sono state spedite decine di migliaia di lettere inutili, che creano solo una falsa
aspettativa?
Oltre il danno, la beffa. Una beffa crudele ed irresponsabile, frutto della leggerezza di chi non si
rende minimamente conto cosa significhi dire ad una famiglia immigrata “tieni, il Governo ti regala
mille euro”, e poco dopo “ma dai, scherzavo!”. Eppure pagano le tasse, come noi.
Si arriva quindi al paradosso che gli immigrati contribuiscono con le loro tasse al bonus-bebè
destinato ai figli degli italiani.
Insomma, Robin Hood al contrario. Bel concetto di Welfare.
Vogliamo invece pensare che possiamo costruire una società nuova e diversa, di cui l'immigrato fa
parte e che contribuisce a rendere migliore. Dove essere stranieri non significa “avere meno diritti”
e solo “doveri”. Vogliamo pensare che i nostri figli avranno la fortuna di vivere assieme a bambini
dalle origini più varie. Bambini con i quali costruire solide amicizie, capaci di rompere pregiudizi e
stereotipi. Siamo convinti che siano queste opportunità vere e concrete a preparare un mondo più
pacifico e di pieno rispetto di ogni persona.
La nostra delusione e l'indignazione si trasformano in un gesto di speranza, un segnale concreto che,
almeno simbolicamente, intende mettere in pari i piatti della bilancia: grazie alla collaborazione di
nostri conoscenti che da anni si occupano di immigrazione a Bologna, ci incontriamo oggi con
alcune famiglie straniere ad Equinozio-Café de la Paix per conoscerci, per dividerci equamente il
“dono” e per brindare insieme al futuro comune dei nostri figli.
Ci teniamo che questa iniziativa non venga “bollata” in alcun modo: siamo cittadini che compiono
un gesto da cittadini.
Ci piacerebbe che altre famiglie potessero ripetere lo stesso gesto, a Bologna come in altre città
italiane.
Abbiamo chiesto la collaborazione di Equinozio-Café de la Paix per un servizio di segreteria
organizzativa: le famiglie che hanno ricevuto il bonus o che comunque vogliono ripetere gesti simili
perché ne condividono le motivazioni possono telefonare allo 051/2750233.
incontrate 6 famiglie italiane e 6
famiglie di immigrati con i loro figli e figlie, in
particolare quelli nati nell'ultimo anno.
E' stato un momento sereno di incontro e conoscenza
reciproca: le famiglie immigrate erano
state contattate da alcuni amici del Servizio
Accoglienza alla Vita, della Caritas e
della GGIL che si occupano anche di sostegno alle
giovani coppie immigrate con bambini.
Tutte le 12 famiglie avevano ricevuto la lettera del
"Bonus dei 1000 euro" del governo, ma
solo quelle italiane avevano potuto ritirarlo.
I complessivi 6000 euro raccolti sono stati equamente
divisi in 12 buste, quindi la Sig.ra Gualandi,
presidentessa del Servizio Accoglienza alla Vita ha
distrubuito le buste alle 12 famiglie presenti.
Abbiamo letto ai giornalisti presenti il comunicato
stampa che allego ed abbiamo tutti
brindato al comune futuro dei nostri figli. (Ho tolto l'allegato per non appesantire troppo)
E' una iniziativa che vorremmo far conoscere perchè
altre famiglie in Italia facciano gesti simili,
dividendo il bonus con famiglie immigrate residenti o
sostenendo le associazioni e gli enti che
si occupano di aiuto a queste famiglie.
Quindi vi preghiamo di passare parola, grazie
Franco Valentini
Sul perche' le famiglie extra comuitarie non abbiano ricevuto il bonus ma solo la lettera giro questa mail mandatami dagli organizzatori dell'evento:
...la lettera è stata mandata a tutti i bambini nati e registrati nell'anno 2005, senza fare un semplice incrocio di dati anagrafici che permettesse di escludere dall'invio le famiglie che non hanno diritto al bonus. Così sono state spedite le lettere anche a tutte le famiglie che hanno più di 50.000 euro annui di reddito e che non riceveranno il bonus (ma sarebbe stato complicato risalire ai redditi delle singole famiglie italiane) ma anche a tutti i figli di cittadini stranieri regolari nati in Italia. Semplicemente "non ci hanno pensato". Quindi, oltre al danno la beffa! Non solo, sta emergendo in questi giorni la notizia di persone immigrate che hanno autocertificato alle poste di essere italiani, per poter avere i soldi. I soldi in effetti se li sono presi, ma questo, in caso di denuncia, è un reato penale! A Varese hanno già denunciato 41 immigrati. Si può pensare che qualcuno fosse in malafede, ma anche che altri semplicemente non abbiano capito bene. Del resto chi non capisce bene l'italiano come può pensare di non avere diritto a dei soldi che sono stati annunciati con una lettera arrivata direttamente a casa e in cui si parla direttamenete al proprio bambino appena nato, chiamandolo per nome? Quindi oltre il danno e la beffa, il tranello!
COMUNICATO STAMPA
Alcune famiglie bolognesi hanno deciso di condividere i mille euro
ricevuti dal governo per il figlio neonato con famiglie immigrate
Siamo sei famiglie che hanno ricevuto la lettera dal Governo che annuncia il bonus di 1.000 euro
per i nostri figli neonati.
Il crollo del nostro potere d’acquisto, i tagli ai servizi pubblici, una politica per le famiglie debole se
non assente, ci obbligheranno a spendere cifre molto più alte di 1.000 euro per i nostri bambini e
bambine.
Abbiamo l’impressione che ci sia stato tolto 10 e ci venga regalato 1, propagandando questo scippo
come un aiuto. Ci sembra che sarebbe molto più utile una politica di sostegno delle famiglie più
seria: concentrare le poche risorse in servizi veramente utili gestiti con efficacia ed efficienza.
In più, siamo rimasti colpiti dall’imperdonabile leggerezza commessa dal Governo nei confronti dei
figli dei residenti immigrati: riceveranno la lettera di assegnazione, ma non il “dono”.
Perché?
Perché mai sono state spedite decine di migliaia di lettere inutili, che creano solo una falsa
aspettativa?
Oltre il danno, la beffa. Una beffa crudele ed irresponsabile, frutto della leggerezza di chi non si
rende minimamente conto cosa significhi dire ad una famiglia immigrata “tieni, il Governo ti regala
mille euro”, e poco dopo “ma dai, scherzavo!”. Eppure pagano le tasse, come noi.
Si arriva quindi al paradosso che gli immigrati contribuiscono con le loro tasse al bonus-bebè
destinato ai figli degli italiani.
Insomma, Robin Hood al contrario. Bel concetto di Welfare.
Vogliamo invece pensare che possiamo costruire una società nuova e diversa, di cui l'immigrato fa
parte e che contribuisce a rendere migliore. Dove essere stranieri non significa “avere meno diritti”
e solo “doveri”. Vogliamo pensare che i nostri figli avranno la fortuna di vivere assieme a bambini
dalle origini più varie. Bambini con i quali costruire solide amicizie, capaci di rompere pregiudizi e
stereotipi. Siamo convinti che siano queste opportunità vere e concrete a preparare un mondo più
pacifico e di pieno rispetto di ogni persona.
La nostra delusione e l'indignazione si trasformano in un gesto di speranza, un segnale concreto che,
almeno simbolicamente, intende mettere in pari i piatti della bilancia: grazie alla collaborazione di
nostri conoscenti che da anni si occupano di immigrazione a Bologna, ci incontriamo oggi con
alcune famiglie straniere ad Equinozio-Café de la Paix per conoscerci, per dividerci equamente il
“dono” e per brindare insieme al futuro comune dei nostri figli.
Ci teniamo che questa iniziativa non venga “bollata” in alcun modo: siamo cittadini che compiono
un gesto da cittadini.
Ci piacerebbe che altre famiglie potessero ripetere lo stesso gesto, a Bologna come in altre città
italiane.
Abbiamo chiesto la collaborazione di Equinozio-Café de la Paix per un servizio di segreteria
organizzativa: le famiglie che hanno ricevuto il bonus o che comunque vogliono ripetere gesti simili
perché ne condividono le motivazioni possono telefonare allo 051/2750233.
lunedì 20 marzo 2006
mercoledì 1 marzo 2006
La Polizia
Partendo dall'episodio di Sassuolo del pestaggio di un marocchino da parte di 3 carabinieri che potete vedere nel filmato faccio alcune considerazioni sulla polizia.
Inizio con una premessa dovuta: sono dalla parte dei poliziotti che penso facciano un lavoro duro, pericoloso e sottopagato. Credo che la polizia sia un'istituzione fondamentale per uno stato civile e proprio per questo deve funzionare bene. Sono contrario all'ultima legge sulla difesa personale perche' penso che sia la polizia a dover intervenire se qualcuno viola i miei beni o la mia liberta': io pago delle persone, addestrate appositamente e armate, per difendermi. Permetto ad alcuni di portare ed usare un'arma da fuoco o un manganello, delle manette, gli consento di usare la forza per prevenire o reprimere i reati, ma proprio per questo non ammetto che usino queste cose in modo improprio, che picchino senza motivo, che uccidano senza regole. Nelle polemiche sulla polizia, ad es. dopo Genova, come sempre ci si blocca su posizioni preconcette e di comodo: la destra ama far vedere che la polizia e' dura cosi' la gente si sente sicura e chi vuole fare il furbo (anche solo vuole protestare) sa a cosa va incontro; la sinistra dal canto suo ama la stessa cosa per poter dire: poliziotti fascisti! governo illiberale! ci privano della nostra liberta' di manifestare! Io penso che la polizia ci debba essere ma debba essere controllata in modo molto rigido, non accetto certi commenti comprensivi verso le violenze come dopo Genova o dopo il fatto di Sassuolo: cittadini che raccolgono firme a favore dei carabinieri, ma a favore di cosa? non si vede che picchiano uno ammanettato? e volete che facciano questo? e se un giorno lo facessero a voi? ancora peggio il sindaco di Sassuolo (Margherita) che alla domanda: "ma se qualcuno raccogliesse firme per il marocchino?" risponde "sono contrario, in fondo questo era un pluri pregiudicato" quindi puo' essere picchiato! oppure dopo i fatti di Napoli (al governo la sinistra) quando alcuni poliziotti accusati da una sessantina di persone di violenze, messi agli arresti domiciliari ricevono la solidarieta' dei colleghi che protestano in piazza. Capisco se fossero stati incarcerati: mettere in galera un poliziotto prima di sapere se e' colpevole e' pericoloso per la sua stessa incolumita', ma mettere agli arresti domiciliari uno con 60 denunce... Io, se fossi un poliziotto, pretenderei dei controlli molto severi sull'operato mio e dei miei colleghi, non vorrei ci fosse la possibilita' di parlare male di me. Da tempo si parla di mettere telecamere nei commissariati: e perche' non ci sono? perche' debbo essere trattenuto da persone che possono usare la violenza e nessuno puo' sapere cosa mi fanno? io gli ho dato il permesso e io voglio che siano controllati. Ci sono tanti poliziotti per bene (lo dimostra il fatto che i carabinieri implicati nel pestaggio sono stati subito indagati dai loro stessi colleghi) che rischiano la vita tutti i giorni e rendono la nostra vita piu' sicura, per loro dobbiamo chiedere piu' controlli. Un'altra considerazione guardando il video: ma voi fareste mai delle cosa cosi'? picchiereste uno a terra e in manette? io capisco la tensione, l'uso della forza, ma la violenza gratuita no. Quello che mi aveva colpito di piu' nei fati di Genova era proprio questo uso indiscriminato ed esagerato della forza: vi ricordate la Diaz? decine di persone picchiate a sangue nei sacchi a pelo, una specie di missione punitiva, con prove false ma comunque insufficiennti a giustificare un pestaggio: alcune moltov e una coltellata, e per questo prendi a manganellate tutti quelli che trovi? Capirei se la scuola fosse stata occupata abusivamente, da persone che stavano distruggendo tutto, la polizia veniva inviata a sfollarli e l'intervento era indiscriminato, ma non era questo il caso. Io non voglio che succedano piu' cose di questo tipo, voglio poter manifestare e pensare che i poliziotti sono li per difendermi, voglio andare in centro e sapere che anche se c'e' una manifestazione i poliziotti impediranno ai violenti di assalirmi o di sfasciare i negozi, non voglio avere paura di persone che pago con parte del mio stipendio. Non voglio aver paura della polizia ma esserne fiero.
L'unica cosa buona di tutta la faccenda (che i media ufficiali ovviamente hanno tralasciato) e' che il video era apparso sul sito dei giovani islamici; questi dopo poco si sono autocensurati togliendo il video perche' hanno detto che ci sono tanti carabinieri bravi e per l'errore di pochi non volevano generare odio e violenza sapendo bene cosa vuol dire essere condannati per le colpe di pochi.
Inizio con una premessa dovuta: sono dalla parte dei poliziotti che penso facciano un lavoro duro, pericoloso e sottopagato. Credo che la polizia sia un'istituzione fondamentale per uno stato civile e proprio per questo deve funzionare bene. Sono contrario all'ultima legge sulla difesa personale perche' penso che sia la polizia a dover intervenire se qualcuno viola i miei beni o la mia liberta': io pago delle persone, addestrate appositamente e armate, per difendermi. Permetto ad alcuni di portare ed usare un'arma da fuoco o un manganello, delle manette, gli consento di usare la forza per prevenire o reprimere i reati, ma proprio per questo non ammetto che usino queste cose in modo improprio, che picchino senza motivo, che uccidano senza regole. Nelle polemiche sulla polizia, ad es. dopo Genova, come sempre ci si blocca su posizioni preconcette e di comodo: la destra ama far vedere che la polizia e' dura cosi' la gente si sente sicura e chi vuole fare il furbo (anche solo vuole protestare) sa a cosa va incontro; la sinistra dal canto suo ama la stessa cosa per poter dire: poliziotti fascisti! governo illiberale! ci privano della nostra liberta' di manifestare! Io penso che la polizia ci debba essere ma debba essere controllata in modo molto rigido, non accetto certi commenti comprensivi verso le violenze come dopo Genova o dopo il fatto di Sassuolo: cittadini che raccolgono firme a favore dei carabinieri, ma a favore di cosa? non si vede che picchiano uno ammanettato? e volete che facciano questo? e se un giorno lo facessero a voi? ancora peggio il sindaco di Sassuolo (Margherita) che alla domanda: "ma se qualcuno raccogliesse firme per il marocchino?" risponde "sono contrario, in fondo questo era un pluri pregiudicato" quindi puo' essere picchiato! oppure dopo i fatti di Napoli (al governo la sinistra) quando alcuni poliziotti accusati da una sessantina di persone di violenze, messi agli arresti domiciliari ricevono la solidarieta' dei colleghi che protestano in piazza. Capisco se fossero stati incarcerati: mettere in galera un poliziotto prima di sapere se e' colpevole e' pericoloso per la sua stessa incolumita', ma mettere agli arresti domiciliari uno con 60 denunce... Io, se fossi un poliziotto, pretenderei dei controlli molto severi sull'operato mio e dei miei colleghi, non vorrei ci fosse la possibilita' di parlare male di me. Da tempo si parla di mettere telecamere nei commissariati: e perche' non ci sono? perche' debbo essere trattenuto da persone che possono usare la violenza e nessuno puo' sapere cosa mi fanno? io gli ho dato il permesso e io voglio che siano controllati. Ci sono tanti poliziotti per bene (lo dimostra il fatto che i carabinieri implicati nel pestaggio sono stati subito indagati dai loro stessi colleghi) che rischiano la vita tutti i giorni e rendono la nostra vita piu' sicura, per loro dobbiamo chiedere piu' controlli. Un'altra considerazione guardando il video: ma voi fareste mai delle cosa cosi'? picchiereste uno a terra e in manette? io capisco la tensione, l'uso della forza, ma la violenza gratuita no. Quello che mi aveva colpito di piu' nei fati di Genova era proprio questo uso indiscriminato ed esagerato della forza: vi ricordate la Diaz? decine di persone picchiate a sangue nei sacchi a pelo, una specie di missione punitiva, con prove false ma comunque insufficiennti a giustificare un pestaggio: alcune moltov e una coltellata, e per questo prendi a manganellate tutti quelli che trovi? Capirei se la scuola fosse stata occupata abusivamente, da persone che stavano distruggendo tutto, la polizia veniva inviata a sfollarli e l'intervento era indiscriminato, ma non era questo il caso. Io non voglio che succedano piu' cose di questo tipo, voglio poter manifestare e pensare che i poliziotti sono li per difendermi, voglio andare in centro e sapere che anche se c'e' una manifestazione i poliziotti impediranno ai violenti di assalirmi o di sfasciare i negozi, non voglio avere paura di persone che pago con parte del mio stipendio. Non voglio aver paura della polizia ma esserne fiero.
L'unica cosa buona di tutta la faccenda (che i media ufficiali ovviamente hanno tralasciato) e' che il video era apparso sul sito dei giovani islamici; questi dopo poco si sono autocensurati togliendo il video perche' hanno detto che ci sono tanti carabinieri bravi e per l'errore di pochi non volevano generare odio e violenza sapendo bene cosa vuol dire essere condannati per le colpe di pochi.
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