Come sempre prevale la polemica sulle idee. Frasi di questi giorni: "il 27 ci risveglieremo in Italia o in sud america?", "la nostra costituzione e' nuova e bellissima, perche' cambiarla?", "se non si cambia ora non si cambiera' mai piu!", "Diminuira' il numero dei deputati!" o i cartelloni "il cuore non si strappa!" ecc.
Non e' facile districarsi nelle modifiche costituzionali per le quali votiamo a questo referendum, ho cercato di informarmi e riporto qui sotto alcuni punti con mie considerazioni. La piu' importante pero', per cui votero' sicuramente NO e' che bisogna votare le riforme in toto, per cui anche se alcune cose non sono male, nell'insieme non mi sento di approvarle, anche perche' sono state fatte solo dalla ex-maggioranza senza una discussione con l'opposizione. Certo non e' facile metterli d'accordo pero' bisogna almeno provarci.
SALUTE E SANITA'
Non è più prevista la competenza concorrente Stato-Regioni in materia sanitaria.
Allo Stato resta la "tutela della salute, sicurezza e qualità alimentari".
Viene demandata alle Regioni la competenza legislativa in materia di "assistenza e organizzazione sanitaria", "organizzazione scolastica, gestione degli istituti scolastici e di formazione, salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche" e di "definizione della parte dei programmi scolastici e formativi di interesse specifico della Regione".
Infine, la competenza legislativa in materia di "polizia amministrativa regionale e locale".
E' previsto, peraltro, il potere del Parlamento in seduta comune, attivato su iniziativa del Governo, di annullare una legge regionale qualora si ritenga che rechi pregiudizio all’interesse nazionale.
Dare piu' potere alle regioni in materie cosi' delicate mi pare pericoloso, se da una parte potrebbe spingere ad un miglioramento, perche' se per curarsi non si puo' piu' andare in un'altra regione si pretendera' di piu' dalla propria, dall'altra si creano troppe differenze fra cittadini, almeno per tutto il periodo che servira' per rendere uguali i livelli di assistenza.
Ma peggio mi pare l'istruzione: quali sarebbero le materie di "interesse specifico regionale"? siamo diversi in Italia ma non cosi' tanto. Io sono per la scuola statale e non privata figuriamoci se mi piace quella regionale!!!
L'ultimo punto poi con la possibilita' del Governo di bocciare le leggi regionali pare una norma che lascia effettiva autonomia solo alle Regioni che esprimono la stessa maggioranza politica del potere centrale.
IL BICAMERALISMO IMPERFETTO
Il Senato sarà eletto su base regionale, in concomitanza con il rinnovo dei singoli Consigli Regionali e dovrà garantire la rappresentanza territoriale di tutte le Regioni. Poiché le elezioni dei Consigli Regionali non avvengono tutte contemporaneamente, il Senato diventerà un organo permanente, soggetto a rinnovi parziali in dipendenza della vita dei singoli Consigli Regionali e non avrà quindi più una durata predeterminata.
È previsto che, a seconda dell’oggetto, vi siano leggi perfettamente bicamerali, per le quali rimane (come oggi) la competenza di entrambi i rami del Parlamento, e leggi solo eventualmente bicamerali, così definite perché sono devolute alla competenza di uno dei due rami del Parlamento e per le quali l’altra Camera ha solo il potere di proporre modifiche.
Su questo fatico ad esprimere un giudizio mi pare pero' una situazione un po' confusa, con due camere diverse che si palleggiano le competenze; il bicameralismo perfetto di ora non e' forse 'perfetto' perche' i due passaggi obbligatori possono aiutare la democrazia ma anche rallentare le leggi. Continuo a non vedere la grande utilita' della devolution ne' quindi l'uilita' di avere un senato con competenze specifiche sulle regioni.
PRIMO MINISTRO E GOVERNO
Il Primo Ministro è designato dagli elettori, non più come capo di una coalizione ma come premier che dura in carica tutta la legislatura (salva l’ipotesi di “sfiducia costruttiva”). A lui spetta il potere di sciogliere le camere, di nominare e di cambiare i ministri, rimanendo al Presidente della Repubblica solo un intervento di ratifica e di presa d’atto delle scelte del premier.
La sfiducia, che può essere votata dalla sola Camera dei Deputati nei confronti del Primo Ministro, lo obbliga alle dimissioni, ma queste determinano lo scioglimento della Camera e la fine della legislatura.
Viene inserita la "sfiducia costruttiva": la Camera vota la sfiducia accompagnata dalla designazione di un nuovo primo ministro, che pero' deve essere votato dagli stessi deputati appartenenti alla maggioranza espressa dalle elezioni in numero non inferiore alla maggioranza dei componenti della camera (norma anti-ribaltone).
Questo e' il punto piu' discusso: il premierato forte. Si dice che c'e' in tutta europa e ammetto che non so come funziona esattamente negli altri paesi. Questa riforma pero' mi pare metta troppo potere nelle mani di un uomo solo, lega troppo il governo al primo ministro rendendo ricattabili i Ministri e il governo stesso. L'unica cosa buona mi pare la norma anti-ribaltone: non avevo votato Prodi per avere D'Alema!!!
CORTE COSTITUZIONALE
Dei quindici giudici che compongono la Corte Costituzionale, 5 sono nominati dal Presidente della Repubblica, 5 da Camera e Senato in seduta comune e 5 dai giudici delle supreme magistrature (Corte di Cassazione, Consiglio di Stato e Corte dei Conti).
La legge di riforma costituzionale prevede: 4 al Presidente della Repubblica, 4 alle supreme magistrature, 7 al Parlamento (tre nominati dalla Camera e quattro dal Senato Federale integrato dai Presidenti delle Giunte delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano).
Non si capisce perche' cambiare un metodo di equispartizione, solo per dare piu' controllo del Parlamento sulla Corte Costituzionale.
OBBLIGHI INTERNAZIONALI
La potesta' legislativa di Stato e regioni deve oggi rispettare la Costituzione, ma anche gli obblighi internazionali: quest'ultimo vincolo sparisce dalla nuova proposta. Fra tali obblighi vi e' la percentuale del Pil per i Paesi poverissimi e l'impegno contro l'inquinamento (Kyoto). Inoltre fra gli obblighi internazionali vi e' anche il trattato e il concordato con la Santa Sede, che in base a questa modifica dell'art. 117 potrebbero essere violati anche da singole regioni.
Chiara modifica anti europea.
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