io ne ho viste cose, che voi umani non potete immaginare...
Alla scuola dell'infanzia Arcobaleno, frequentata da mia figlia, non si fa il presepe. Chiesto alle maestre il perchè hanno risposto adducendo vaghi motivi di rispetto per i bambini stranieri, si noti anche che viene fatta l'ora di religione, ma per adesso, anche durante quest'ora non si e' parlato di presepe. La cosa mi pare davvero assurda e non per particolari motivi religiosi (pur essendo io cattolico credente e praticante), ma per motivi culturali e proprio di integrazione. Il Natale e' una festa religiosa mutuata dallo stato come festa civile (sono in vacanza anche i non credenti): perchè non si può spiegare ai bambini il perchè della festa? perchè deve diventare l'arrivo di babbo natale o un giorno di vacanza in cui si ricevono doni? mi pare un sapere che si dovrebbe dare. Sarebbe come se il 25 aprile festeggiassimo la primavera! non si dovrà dire chi aveva ragione, o scendere in particolari politici, ma spiegare ai bambini che e' festa perchè e' finita la guerra mi pare doveroso. Altro motivo e' quello culturale: il presepe fa parte della nostra tradizione, che deriva dalla religione ma la supera e integra; esistono statuine locali, come "la meraviglia" a Bologna, vari modi di farlo, "scuole di pensiero" sulla capanna meglio della grotta e viceversa, perchè privare i bambini di tutto questo? chi viene da fuori imparerà delle tradizioni, chi e' italiano proseguirà su una strada già percorsa da padri e nonni. Nemmeno una errata visione della laicità può giustificare questa scelta, perchè, ripeto, non e' un problema religioso ma culturale. Invece di abolire le nostre tradizioni integriamole con altre, facciamo anche le feste tradizionali di altri stati e religioni spiegandole ai bambini, non trasformandole in banali momenti di svago.
In rete ho trovato questo sito Natale siamo noi che promuove il presepe nelle scuole, c'e' anche un volantino scaricabile
questa cosa del presepe e' bizzarra,all'insegna del falso politically correcte' simile a quella del crocifisso nelle scuole:io ho sempre detto: non togliamolo ma aggiungiamo altri simbolidi altre religionila mia e' un'idea complessa perche' non finiremmo mai di aggiungerne,pero' e' costruttiva e propositiva, non distruttivacerto, e' piu' semplice togliere tutto,per non urtare nessunociaomaxe
questa cosa del presepe e' bizzarra, all'insegna del falso politically correctsecondo me e' una conseguenza errata di idee che possono anche essere giuste: bisogna essere laici, allora non diciamo la preghiera a inizio lezioni ecc ecc e non faciamo il presepe: ma che c'enta? non ce l'hanno neanche chiesto e' automatico e' simile a quella del crocifisso nelle scuole: io ho sempre detto: non togliamolo ma aggiungiamo altri simboli di altre religioni ma quello del presepe e' ancora peggio, posso capire che un simbolo religioso non piaccia a chi non crede o crede in un'altra religione, ma il presepe e' un simbolo anche culturale, e' una spiegazione di cos'e' la festa che si sta per celebrare, e' una cosa tradizionale al dila' del fatto religioso certo, e' piu' semplice togliere tutto, per non urtare nessunoiper correzione laica, direbbe la mia prof del liceo
sono d'accordissimo con te:mi sembra che la laicità dello stato (sacrosanta, secondo me) venga subdolamente interpretata da alcuni furbi come negazione delle religioni (apportatrici, per molti, di valori indispensabili per l'uomo) per diffondere l'idea di un mondo da consumare (cui ogni occasione buona è colta la balzo) e da altre "teste di legno" (cito da Don Ciotti relativamente al contesto mafia/connivenze/omertà) come negazione delle differenze, che invece ci sono e sarebbe + efficiente, per il vivere sociale, conoscere, affrontare e, per quello che c'è di bello, apprezzare e fare proprie..... fin da bambini.scusa l'ermetismo del mio linguaggio, ma ho buttato giù il tutto di getto al lavoro.Crip.s. mi è piaciuto quel ".... ma la supera e la integra"
sono d'accordissimo con te: mi sembra che la laicità dello stato (sacrosanta, secondo me) venga subdolamente interpretata da alcuni furbi come negazione delle religioniin questo caso poi, io trovo che non si tratti nemmeno di religione, ma di tradizioni: il presepe ha certo un valore religioso ma e' anche espressione della nostra cultura, le statuine ricalcano i mestieri medievali l'arrotino, la lavandaia ecc. non tanto quelli degli ebrei al tempo di Gesu', sarebbe come non mangiare il panettone!! mi pare che dalla laicita' si passi all'ignoranza. Sono cose che pasano in automatico: bisogna essere laici per cui si tolgono varie cose (giuste) e anche il presepe senza pensare che non c'entra nulla; non ci e' nemmeno stato chiesto, era normale non farlo, diventa una mentalita' comune senza pensare a cosa va giustamente tolto (tipo la preghiera all'inizio delle lezioni come facevamo noi da piccoli) e cosa va conservato
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4 commenti:
questa cosa del presepe e' bizzarra,
all'insegna del falso politically correct
e' simile a quella del crocifisso nelle scuole:
io ho sempre detto: non togliamolo ma aggiungiamo altri simboli
di altre religioni
la mia e' un'idea complessa perche' non finiremmo mai di aggiungerne,
pero' e' costruttiva e propositiva, non distruttiva
certo, e' piu' semplice togliere tutto,
per non urtare nessuno
ciao
maxe
questa cosa del presepe e' bizzarra, all'insegna del falso politically correct
secondo me e' una conseguenza errata di idee che possono anche essere giuste: bisogna essere laici, allora non diciamo la preghiera a inizio lezioni ecc ecc e non faciamo il presepe: ma che c'enta? non ce l'hanno neanche chiesto e' automatico
e' simile a quella del crocifisso nelle scuole: io ho sempre detto: non togliamolo ma aggiungiamo altri simboli di altre religioni
ma quello del presepe e' ancora peggio, posso capire che un simbolo religioso non piaccia a chi non crede o crede in un'altra religione, ma il presepe e' un simbolo anche culturale, e' una spiegazione di cos'e' la festa che si sta per celebrare, e' una cosa tradizionale al dila' del fatto religioso
certo, e' piu' semplice togliere tutto, per non urtare nessuno
iper correzione laica, direbbe la mia prof del liceo
sono d'accordissimo con te:
mi sembra che la laicità dello stato (sacrosanta, secondo me) venga subdolamente interpretata da alcuni furbi come negazione delle religioni (apportatrici, per molti, di valori indispensabili per l'uomo) per diffondere l'idea di un mondo da consumare (cui ogni occasione buona è colta la balzo) e da altre "teste di legno" (cito da Don Ciotti relativamente al contesto mafia/connivenze/omertà) come negazione delle differenze, che invece ci sono e sarebbe + efficiente, per il vivere sociale, conoscere, affrontare e, per quello che c'è di bello, apprezzare e fare proprie..... fin da bambini.
scusa l'ermetismo del mio linguaggio, ma ho buttato giù il tutto di getto al lavoro.
Cri
p.s. mi è piaciuto quel ".... ma la supera e la integra"
sono d'accordissimo con te: mi sembra che la laicità dello stato (sacrosanta, secondo me) venga subdolamente interpretata da alcuni furbi come negazione delle religioni
in questo caso poi, io trovo che non si tratti nemmeno di religione, ma di tradizioni: il presepe ha certo un valore religioso ma e' anche espressione della nostra cultura, le statuine ricalcano i mestieri medievali l'arrotino, la lavandaia ecc. non tanto quelli degli ebrei al tempo di Gesu', sarebbe come non mangiare il panettone!! mi pare che dalla laicita' si passi all'ignoranza. Sono cose che pasano in automatico: bisogna essere laici per cui si tolgono varie cose (giuste) e anche il presepe senza pensare che non c'entra nulla; non ci e' nemmeno stato chiesto, era normale non farlo, diventa una mentalita' comune senza pensare a cosa va giustamente tolto (tipo la preghiera all'inizio delle lezioni come facevamo noi da piccoli) e cosa va conservato
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