Sono molto contento di questa
elezione.
Quando è stato letto il nome italiano
ho tremato (“No un italiano no!”), poi la scoperta della
nazionalità argentina mi ha fatto esultare: un papa
sud-americano.
E ci voleva!!!
Poi la prima apparizione.
All'inizio mi è parso un po' freddo,
forse emozionato, ma poi le semplici parole mi hanno conquistato.
E poi un pater ave gloria e un
minuto di preghiera silenziosa! Per un vecchio cattolico come me
è stato commovente.
Simbolo di un papa rinnovatore, ma
molto spirituale. La preghiera prima di tutto e poi l'azione.
Impressionante e bellissimo il silenzio nella piazza gremita: ok le
feste, gli applausi, le grida e lo spettacolo, ma prima di tutto il
papa prega; la sua elezione non è un momento mondano, mediatico, ma
spirituale.
La scelta del nome, come già detto da
molti, bellissima e impegnativa. Il primo papa che osa utilizzare il
nome del santo più radicale e più lontano dagli intrighi curiali.
Molte aspettative pesano su di lui,
probabilmente troppe. Ieri Almodovar diceva:”E ora matrimoni gay!”.
Papa Francesco mi pare invece un uomo veramente evangelico e dal
vangelo viene la preferenza per i poveri, il rifiuto della violenza,
l'amore per la natura, il rispetto per tutti. Non credo che farà
rivoluzioni, ma cercherà di riportare la Chiesa alla sua vera
natura, senza rinnegare nulla, senza abbandonare tradizioni e
dottrina, ma riportandole alla loro verità.
Buon pontificato Francesco!!!!
Preghiamo con te.
Nessun commento:
Posta un commento