Alcuni brani della dura omelia pronunciata dall'arcivescovo di Pisa, monsignor Alessandro Plotti, in occasione della cerimonia funebre per il maggiore della Folgore Nicola Ciardelli, ucciso nell'attentato di Nassiriya lo scorso 27 aprile.
Nella chiesa di San Nicola di Pisa, sono stati battezzati il figlio del maggiore Ciardelli, il piccolo Niccolo' di due mesi e il cuginetto Matteo, accanto alla bara del maggiore.
«Oggi ha vinto la vita: col battesimo di Niccolò e Matteo è stata battuta la morte».
«Niccolò e Matteo hanno vinto l'odio e il terrorismo, come il perdono vince la vendetta».
"Speriamo che il sacrificio di Nicola serva alla pace, al benessere, alla civiltà, all' uguaglianza tra popoli».
Il vescovo ha poi invitato a «guardare all'innocenza di Nicola e di questi due bambini, di tutti i bambini del mondo, soprattutto di quelli che muoiono a centinaia e migliaia negli innumerevoli conflitti armati che dilagano nel mondo - ha sottolineato - per ribadire, con fermezza e coraggio, che la pace si raggiungerà soltanto quando sapremo mettere al centro del nostro convivere l'innocenza come valore assoluto anche per noi adulti».
«È il trionfo dell'innocenza che vogliamo celebrare oggi. L'innocenza di un soldato buono e generoso che offre la sua vita per la pacificazione di un popolo, e l'innocenza di suo figlio che ha ricevuto il battesimo: tutti e due accomunati in un destino che si trasforma in un accorato appello alla vita e alla speranza».
«La guerra gonfiata per la sete di dominio e di potere e' frutto di scontri tra popoli ricchi e gente costretta a subire l'arroganza di chi ha troppo, e che contrabbandando valori umani e libertari tende a perpetuare situazioni peccaminose di squilibrio economico e sociale, al fine di consolidare il proprio benessere e i propri sporchi traffici.
La morte di Ciardelli e dei suoi colleghi è frutto di questa logica iniqua e perversa».
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