io ne ho viste cose, che voi umani non potete immaginare...
Sul lato "rendere l'aborto una cosa inaccettabile", come sta andando?salutoninepo
Accetto la provocazine e rispondo: sull'aborto c'e' (per fortuna) un fronte cattolico molto compatto, pochissime le eccezioni, non cosi' nel centro-sinistra, anzi. La posizione cattolica putroppo non ha portato finora a sviluppi legislativi ma ci stiamo lavorando. Per quanto riguarda la guerra invece mi pare ci sia molta confusione: il papa si pronuncio' con molta forza contro la guerra in Iraq, ma molti cattolici invece non lo erano, compreso il governo di centro-destra che su questo era molto lontano dai cattolici. Sull'economia di guerra poi si dice pochissimo se non in ambienti pacifisti (cattolici e no), come sulla globalizzazione, sullo sruttamento del sud... che sembrano temi non interesanti per la Chiesa, anche se di recente il papa ha parlato proprio di poverta' e fame nel mondo.Insomma come sai considero "l'aborto una cosa inaccettabile" e mi lascia perplesso che tu invece non consideri l"a guerra ina cosa altrettanto inaccettabile", si dice che dovrebbe diventare come l'incesto un vero tabu'.
La differenza tra aborto e guerra (entrambe atrocità commesse contro persone innocenti) sta nelle probabilità statistiche di sopravvivenza della vittima. Nell'aborto è 0, nella guerra qualche possibilità in più c'è, perché la follia cieca della distruzione può risparmiarti, e in qualche caso (pochi, ma non siete voi gli strenui difensori della resistenza e della guerriglia?) puoi pure difenderti.E' per questo che l'aborto è il peggiore dei crimini, perché è un omicidio premeditato contro un innocente che non può né scampare né difendersi.Perciò, non potrò mai credere alla buona fede di chi si batte contro la guerra e ammette l'aborto, perché segue una logica disumana.Cerchiamo seguire le priorità.Concordi?Nepo
Rispondo per precisare: non dobbiamo scegliere quale male fronteggiare, ci dobbiamo opporre a tutto quello che e' sbagliato, non vedo priorita'. Sono d'accordo che essere contro la guerra e non contro l'aborto e' incoerente ma anche il contrario: non approvo la posizione di alcuni cattolici e di alcuni esponenti della gerarchia per cui l'aborto e' un crimine orrendo e la guerra e' giustificabile. Anche la guerra poi "è un omicidio premeditato contro un innocente che non può né scampare né difendersi" tutte le volte che si scaglia contro i civili, cioe' nella maggior parte dei casi. Io smetterei di fare dei distinguo, non mi importa quale gruppo o fazione politica o religiosa appogia o osteggia certe cose: io sono d'accordo o contrario secondo il mio pensiero e la mia coscienza.
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4 commenti:
Sul lato "rendere l'aborto una cosa inaccettabile", come sta andando?
salutoni
nepo
Accetto la provocazine e rispondo: sull'aborto c'e' (per fortuna) un fronte cattolico molto compatto, pochissime le eccezioni, non cosi' nel centro-sinistra, anzi. La posizione cattolica putroppo non ha portato finora a sviluppi legislativi ma ci stiamo lavorando.
Per quanto riguarda la guerra invece mi pare ci sia molta confusione: il papa si pronuncio' con molta forza contro la guerra in Iraq, ma molti cattolici invece non lo erano, compreso il governo di centro-destra che su questo era molto lontano dai cattolici. Sull'economia di guerra poi si dice pochissimo se non in ambienti pacifisti (cattolici e no), come sulla globalizzazione, sullo sruttamento del sud... che sembrano temi non interesanti per la Chiesa, anche se di recente il papa ha parlato proprio di poverta' e fame nel mondo.
Insomma come sai considero "l'aborto una cosa inaccettabile" e mi lascia perplesso che tu invece non consideri l"a guerra ina cosa altrettanto inaccettabile", si dice che dovrebbe diventare come l'incesto un vero tabu'.
La differenza tra aborto e guerra (entrambe atrocità commesse contro persone innocenti) sta nelle probabilità statistiche di sopravvivenza della vittima. Nell'aborto è 0, nella guerra qualche possibilità in più c'è, perché la follia cieca della distruzione può risparmiarti, e in qualche caso (pochi, ma non siete voi gli strenui difensori della resistenza e della guerriglia?) puoi pure difenderti.
E' per questo che l'aborto è il peggiore dei crimini, perché è un omicidio premeditato contro un innocente che non può né scampare né difendersi.
Perciò, non potrò mai credere alla buona fede di chi si batte contro la guerra e ammette l'aborto, perché segue una logica disumana.
Cerchiamo seguire le priorità.
Concordi?
Nepo
Rispondo per precisare: non dobbiamo scegliere quale male fronteggiare, ci dobbiamo opporre a tutto quello che e' sbagliato, non vedo priorita'. Sono d'accordo che essere contro la guerra e non contro l'aborto e' incoerente ma anche il contrario: non approvo la posizione di alcuni cattolici e di alcuni esponenti della gerarchia per cui l'aborto e' un crimine orrendo e la guerra e' giustificabile. Anche la guerra poi "è un omicidio premeditato contro un innocente che non può né scampare né difendersi" tutte le volte che si scaglia contro i civili, cioe' nella maggior parte dei casi. Io smetterei di fare dei distinguo, non mi importa quale gruppo o fazione politica o religiosa appogia o osteggia certe cose: io sono d'accordo o contrario secondo il mio pensiero e la mia coscienza.
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