La sinistra 'estrema' si e' divisa (ancora) e io non la voto. Dividersi alle europee con sbarramento al 4% quando alle politiche si e' arrivati al 3,084 e' da deficienti.
Pare proprio che di politica non capiscano nulla.
In Europa non spreco il voto come ho fato in Italia.
Se qui aveva un senso per dimostrare comunque la mia posizione, per fare opposizione anche da fuori il parlamento, che senso ha in Europa? Cosa dimostro restando fuori? In Italia posso sempre portare avanti le mie idee con manifestazioni, incontri, assemblee, cercando di convincere altre persone, ma in Europa che posso fare? faccio una manifestazione a Bruxelles? l'unica sarebbe associarsi con tutti i partiti di sinistra che non hanno raggiunto il quorum e provare a fare gruppo comune, ma mi pare piuttosto difficile. Lo sbarramento penso sia una cosa assolutamente antidemocratica anche se leggo che c'è in molti altri paesi e se può avere un senso in Italia per aiutare la governabilità (anche se e' discutibile), in Europa a che serve?
I partiti nazionali si riuniscono in gruppi europei, se un partito ha una percentuale minima, ma e' riuscito a farsi eleggere perchè non dovrebbe potersi unire ad altri?
Comunque c'e' e bisogna rendersene conto.
Presentarsi divisi alle europee e' sempre servito a contarsi, ma con lo sbarramento non serve a nulla, perche' molti faranno il mio ragionamento e quindi l'unico risultato sarà di non essere nemmeno in Europa. Ci si poteva presentare uniti ed evidenziare le preferenze, cosi' si poteva arrivare al fatidico 4% e contarsi in base agli eletti. Restano i partiti 'grossi': PD, IDV, UDC.
PDL e Lega nemmeno li considero. L'UDC non mi convince, e' un buon centro, cattolico e opposto a Berlusconi, ma mi pare troppo simile alla DC, con alcuni nomi buoni ma troppo immanicata con la mafia. Le candidature poi non mi esaltano: Magdi Allam, Emanuele Filiberto... nel nord est non conosco nessuno dei candidati.
IDV non e' un brutto voto: nel nord-est c'e' De Magistris, pero' Di Pietro con tutti i meriti che ha per l'opposizione che riesce a fare e' troppo forcaiolo per i miei standard.
Mi resta il PD. Non una gran scelta, ma come ho gia' detto mi sta piacendo Franceschini e qui da noi c'e' Debora Serracchiani, di cui ho gia' parlato contestando la candidatura alle europee, ma che mi pare un volto un po' nuovo e forse davvero desiderosa di cambiare qualcosa.
Per parlare male del PDL riporto qui un messaggio che mi e' arrivato dalla newsletter di Varani:
ELEZIONI EUROPEE - (Bo, 29/5/09)- Nella libertà sovrana del Pdl, cominciano a girare legittime proposte di preferenze per candidati in Europa. Anche Varani ha le sue eventuali proposte per amici interessati (Berlusconi, Cancian, Gardini). Rammentiamo che abbiamo 3 (diconsi tre) preferenze e che è assolutamente opportuno una venga riservata a Berlusconi.
Veramente penoso: posso accettare, anche se a fatica, che Berlusconi voglia fare delle europee un plebiscito personale, ma andargli dietro in modo cosi' pedissequo e servile mi fa ribrezzo. Se in coscienza uno si sente di votare Berlusconi per approvare il suo operato ben venga, le preferenze sono 3 per cui le altre possono servire per mettere chi davvero si vuole mandare in Europa, ma dire che e' assolutamente opportuno e' solo servilismo.
E per dire finalmente qualcosa di buono del PD
Dal sito di Debora Serracchiani:
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