Linko alcuni articoli che mi sono particolarmente piaciuti su temi diversi ma importanti, in cui le posizioni cristiane mi paiono serie e profonde.
Concludo con la polemica sull'ora di religione in cui invece mi pare che la chiesa (gerarchica) faccia la solita figura di m...
Un articolo di Marina Terragni da il Folgio del 12 Luglio: L’incubo della dominatrice sul rapporto uomo-donna, sulla femminilità e sulle tematiche inerenti aborto e RU486. Il testo è una risposta all'articolo di Umberto Veronesi su Repubblica La conquista della Ru486 e la forza delle donne
Mi piace particolarmente la domanda con cui conclude l'articolo:
E un’ultima domanda, a corollario: perché mai sarebbe laico e di sinistra sognare questo incubo?
L'appello Onoriamo i poveri: un gruppo di sacerdoti ci ricorda che siamo chiamati e mandati a dare ed essere buona notizia per i poveri. Che i clandestini Di null’altro sono colpevoli (...) se non di essere troppo bisognosi. E critica duramente l'ultima legge sull'mmigrazione.
La proposta di moratoria sull'aborto presentata all'ONU.
E infine la notiza sull'ora di religione che non da piu' crediti formativi Il prof di religione non può partecipare agli scrutini.
Qui sono subito scattate le più vecchie e noiose polemiche fra laicisti e clericali.
Monsignor Diego Coletti presidente della Commissione episcopale per l'educazione cattolica spiega che la religione non e' un fatto personale e la cultura cattolica ha influenzato molto la nostra cultura, ma che c'entra? L'insegnamento e' religione cattolica non la religiosità in occidente e mi pare già una bella cosa che si possa insegnare a scuola, che sia prevista un'ora facoltativa in cui si può approfondire la propria religiosità.
Dall'altro lato Rodotà dice che non si possono discriminare quelli che non fanno religione dando crediti a chi la fa, ma se esistono materie alternative queste daranno a loro volta i crediti.
Insomma come sempre posizioni ideologiche. Mi infastidisce quella laicista, ma ancora di più, essendo cattolico, quella clericale.
L'ora di religione fino a pochi anni fa non concorreva al voto, quando la facevo io era obbligatoria, ma non faceva media, anzi veniva dato un giudizio e andava bene così.
Già allora, credente e praticante come ora, ma pure di destra, pensavo che sarebbe dovuta diventare Religioni al plurale per parlare delle religioni nella storia, nella cultura dell'uomo: come l'ora di filosofia o quella di storia ci raccontano il pensiero umano e le azioni conseguenti, cosi' quella di religioni ci avrebbe dovuto far capire che l'uomo sempre ha cercato qualcosa fuori da se.
E invece avevamo questa specie di catechismo alternativo, che non mi ha mai convinto ne' interessato, pur avendo avuto bravi insegnanti, dal mitico don Contiero che tuonava contro i ricchi e i figli di papa' al prof che iniziava la lezione dicendo: "Ho capito una cosa non sono Dio" al che un mio compagno aggiungeva: "Sono la Madonna"
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